Sommario
Come viene classificato il dolore?
Il dolore viene molto più spesso classificato in base alla tipologia di danno che provoca. Le due categorie principali sono il dolore causato da un danno tissutale, denominato anche dolore nocicettivo, e il dolore causato da un danno a carico dei nervi, denominato dolore neuropatico.
Cosa può causare il dolore al fianco?
Anche i muscoli e le ossa di questo distretto possono causare dolore al fianco come nel caso della Sacroileite. Il dolore insomma può essere causato da qualsiasi struttura muscoloscheletrica, nervosa o viscerale che esiste nel fianco (parte compresa tra petto, schiena, ascelle).
Cosa può causare il dolore al collo sul lato sinistro?
Il dolore al collo sul lato sinistro può essere causato dalla condizione di artrosi. Nel tempo, le ossa, le articolazioni e la cartilagine del collo iniziano a deteriorarsi. Gli speroni ossei possono svilupparsi e causare dolore e rigidità. Questa condizione è anche nota come spondilosi cervicale.
Cosa può causare il dolore addominale?
Un dolore addominale molto intenso sul lato sinistro potrebbe essere dovuto ad occlusione intestinale. In questo caso né liquidi né cibo ingerito possono muoversi attraverso l’intestino, quindi rimangono nello stesso punto e causano dolore.
Cosa può provocare un dolore costante?
Un dolore costante può condurre a depressione e ansia e interferire con quasi tutte le normali attività. I malati possono diventare inattivi, ritirarsi dal punto di vista sociale, e divenire preoccupati per il proprio stato di salute. I disturbi psicologici e sociali possono essere gravi, causando praticamente la completa perdita delle funzioni.
Qual è lo stimolo doloroso?
Affettiva o emozionale:lo stimolo doloroso evoca sempre una sensazione spiacevole. Autonoma:riflessi mediati dal SNA. Motoria: riflesso di fuga o protezione. Cognitiva permette all’individuo di valutare il significato dell’esperienza di dolore in relazione al suo stato di salute.
Qual è la definizione di dolore?
La definizione di dolore secondo IASP (Associazione Internazionale per lo Studio del Dolore) è “un’esperienza sensoriale ed emotiva spiacevole, associata a un
Come si definisce il dolore cronico?
Altri usano definire il dolore cronico come il persistere dei sintomi oltre il normale corso della fase acuta associato a processi patologici che perpetuano la prosecuzione dei sintomi. Come per il dolore acuto, anche sul termine cronico c’è una differente percezione del tempo da parte del medico e del
Qual è la classificazione temporale del dolore?
Esiste anche una classificazione temporale del dolore, cioè come i sintomi si presentano nel tempo: acuti, dolore che toglie il fiato;
Quali sono le caratteristiche del dolore cronico?
Il dolore cronico presente nelle malattie degenerative, neurologiche, oncologiche, specie nelle fasi avanzate e terminali di malattia, assume caratteristiche di dolore GLOBALE, legato a motivazioni fisiche, psicologiche e sociali, come evidenziato nei documenti dell’ Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
Qual è il senso comune del dolore?
Nel senso comune dolore è sinonimo di sofferenza. Il dolore non è solamente un fenomeno sensoriale, ma è la composizione di: una parte percettiva (la nocicezione) che costituisce la modalità sensoriale che permette la ricezione e il trasporto al sistema nervoso centrale di stimoli potenzialmente lesivi per l’organismo