Sommario
Come viene punita la blasfemia?
1. Chi pubblicamente e malignamente sotto ogni mezzo bestemmia Dio deve essere punito con il carcere fino a due anni. 2. Eccetto per i casi sotto l’articolo 1, chi attraverso la bestemmia manifesta pubblicamente una mancanza di rispetto per la divinità deve essere punito con il carcere per non meno di tre mesi.
Qual è il significato di blasfemo?
[che offende la divinità] ≈ empio, eretico, irriverente, profanatore, sacrilego.
Cosa rientra negli atti osceni in luogo pubblico?
n. 37596/2014). Nel corso degli anni la giurisprudenza, in relazione alla configurabilità del reato di atti osceni, ha qualificato come luoghi pubblici o aperti al pubblico: il pianerottolo di un palazzo e le parti comuni di un edificio condominiale (Cass.
Cosa si rischia con atti osceni in luogo pubblico?
Dispositivo dell’art. 527 Codice Penale. Chiunque, inluogo pubblico o aperto o esposto al pubblico(1), compie atti osceni(2) è soggetto alla sanzione amministrativa pecuniaria da euro 5.000 a euro 30.000. Se il fatto avviene per colpa, si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 51 a euro 309.
Qual è il reato di blasfemia?
Nei paesi in cui è in vigore la sharia e in altri paesi (come ad esempio il Pakistan), la blasfemia è un reato punibile con la pena di morte. In luogo del reato di blasfemia, o in aggiunta a esso, alcuni paesi vietano l’incitazione all’odio su base religiosa, il vilipendio della religione o gli “insulti religiosi”.
Quando era prevista la bestemmia o blasfemia?
In Italia sino al 1999, la bestemmia o blasfemia era prevista dal codice penale come reato, inserita tra le contravvenzioni “relative alla polizia dei costumi”.
Qual è la definizione di blasfemia?
La definizione di “blasfemia” fu introdotta nella legge Francese nel XIII secolo, basata sulla definizione data da S. Tommaso d’Aquino: “un fallimento nel dichiarare la propria fede”, quindi costituendo un attacco alla purezza della religione.
Come è coperta la blasfemia?
In Pakistan, la blasfemia è coperta dall’articolo 295c del codice penale e contempla nei casi estremi la condanna a morte. Inoltre l’accusatore non ha l’onere di provare ciò che dice. La legge è stata introdotta dal presidente Muhammad Zia-ul-Haq (in carica dal 1977 al 1988) ed è entrata in vigore nel 1986.
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