Sommario
Cosa afferma la teoria delle placche?
Secondo la Teoria della Tettonica delle placche, la litosfera (l’involucro rigido più esterno della crosta terrestre) è suddivisa in 20 placche (o zolle) rigide. Le placche, galleggiando, possono: allontanarsi l’una dall’altra; avvicinarsi e scontrarsi; avvicinarsi e scorrere l’una accanto all’altra.
Chi ha formulato la teoria della tettonica a placche?
La teoria della Tettonica a placche (o tettonica delle placche) riprende un’ipotesi formulata nel 1965 da Tuzo Wilson, secondo la quale la litosfera, formata dalla crosta terrestre e dalla parte superiore del mantello, è un guscio suddiviso in placche o zolle (fig.
Come si introduce la teoria della tettonica a placche?
Fondamentale per il riconoscimento della teoria della tettonica a zolle e dei suoi meccanismi fu la scoperta dell’espansione dei fondali oceanici, confermata dallo studio delle anomalie magnetiche rilevate in prossimità della dorsale medio-atlantica.
Quando nasce la tettonica delle placche?
Nel 1965 John Tuzo Wilson formulò la teoria sulla tettonica a placche dividendo la superficie terrestre in dodici placche litosferiche che galleggiano sulla sottostante astenosfera plastica.
Che cosa sono le zolle tettoniche?
Le placche crostali o zolle crostali si muovono: alcune si allontanano l’una dall’altra lungo i margini divergenti, altre vengono spinte una contro l’altra lungo i margini convergenti. Il movimento delle placche, quindi, provoca da un lato la formazione di nuova crosta terrestre, dall’altro la sua distruzione.
Cosa sono le zolle in scienze?
La crosta terrestre è divisa in parti ( che prendono il nome di zolle o placche) in movimento una rispetto all’altre. Queste zolle sono molto ampie, e comprendono sia fondali oceanici che masse continentali, e i loro confini spesso si trovano a migliaia di metri di profondità sul fondo degli oceani.