Sommario
- 1 Cosa deve fare il Datore di Lavoro in caso di contratto di appalto?
- 2 Che obblighi ha il Datore di Lavoro nella cui azienda si trovano ad operare lavoratori di una ditta esterna?
- 3 Che cosa intendiamo per rischi interferenziali nei lavori in appalto?
- 4 Qual è il numero minimo di dipendenti per il quale il datore di lavoro è obbligato a rispettare la normativa in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro?
Cosa deve fare il Datore di Lavoro in caso di contratto di appalto?
Il datore di lavoro committente fornisce a sua volta informazioni dettagliate sui rischi specifici presenti nell’ambiente in cui dovranno operare e sulle misure di prevenzione e protezione dei rischi sul lavoro che possono incidere sull’attività lavorativa oggetto dell’appalto.
Che obblighi ha il Datore di Lavoro nella cui azienda si trovano ad operare lavoratori di una ditta esterna?
Lgs. 81/08 impone al Datore di Lavoro di fornire alle Aziende Appaltatrici o ai Lavoratori Autonomi dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti nell’ambiente in cui sono destinati ad operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate in relazione alla propria attività.
Cosa deve fare il datore di lavoro nei casi di affidamento di lavori ad imprese appaltatrici o lavoratori autonomi?
– elaborare un unico documento di valutazione dei rischi interferenziali; – valutare che il valore economico dell’offerta sia adeguato rispetto al costo del lavoro e al costo relativo alla sicurezza; – munire il personale occupato dall’impresa appaltatrice o subappaltatrice di apposita tessera di riconoscimento.
Che cosa intendiamo per rischi interferenziali nei lavori in appalto?
I rischi interferenziali, come spiega il termine stesso, sono quelli che derivano da eventuali interferenze tra lavori facenti capo ad imprese diverse (committente, appaltatori, lavoratori autonomi).
Qual è il numero minimo di dipendenti per il quale il datore di lavoro è obbligato a rispettare la normativa in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro?
Il numero minimo di RLS è di un rappresentante nelle aziende o unità produttive sino a 200 lavoratori, tre rappresentanti nelle aziende o unità produttive da 201 a 1.000 lavoratori e sei rappresentanti in tutte le altre aziende o unità produttive oltre i 1.000 lavoratori.
Cosa succede se il datore di lavoro non provvede a eliminare una violazione riscontrata in azienda?
Per inadempienze relative agli obblighi di informazione, formazione e addestramento dei dirigenti, dei preposti nonché dei lavoratori e dei loro rappresentanti, il datore di lavoro è sanzionato con l’arresto da due a quattro mesi o con un’ammenda da 1.315,20 a 5.699,20 euro.