Sommario
Cosa è il buddhismo?
Il Buddhismo è un insieme di metodi che ci aiutano a sviluppare in pieno il nostro potenziale umano attraverso la comprensione della vera natura della realtà. Fondato in India 2500 anni fa da Siddharta Gautama – meglio conosciuto come il Buddha – il Buddhismo si diffuse in tutta l’Asia ed è oggi la quarta religione al mondo.
Quali sono i benefici della pratica buddista?
Attraverso la pratica buddista le persone possono diventare più felici e realizzate e, di conseguenza, dare un contributo in tal senso alla società. Il Buddismo insegna che c’è una Legge (il Dharma) che sottende ogni cosa nell’universo, e che tutte le forme di vita sono interconnesse.
Quando nacque il Buddhismo indiano?
Il buddhismo nacque in India, paese d’origine, approssimativamente attorno al VI secolo a.C. Tuttavia durante più di 1500 anni di storia il buddhismo indiano ha sviluppato indirizzi e interpretazioni diverse, anche estremamente complesse.
Cosa è il Buddhismo cinese?
Il buddhismo cinese, che è storicamente all’origine del buddhismo coreano, del buddhismo giapponese e di una parte del buddhismo vietnamita. Dal buddhismo giapponese proviene la scuola buddhista Zen che unitamente al nuovo movimento religioso , anch’esso di origine giapponese, Soka Gakkai , risulta tra le scuole buddhiste più diffuse in Occidente.
Qual è il buddismo odierno?
Il buddismo offre anche un’elaborata teologia di divinità. Come l’induismo, il buddismo ha visioni particolari sull’idea di divinità. Alcuni buddisti son atei, altri panteisti, altri teistici. Il buddismo classico non si esprime sulla figura divina ed è perciò atea. Il buddismo odierno è diverso.
Come è diffuso il buddhismo nei paesi asiatici?
Il Buddhismo è particolarmente diffuso nei Paesi asiatici. Ci sono almeno sette nazioni (Sri Lanka, Thailandia, Cambogia, Laos, Birmania, Bhutan e Mongolia), che hanno una grande maggioranza di praticanti buddhisti; a seconda poi di come vengono stimati gli aderenti alla religione nella Cina occidentale e in altre zone,
Quali sono gli insegnamenti del buddismo?
Gli insegnamenti di Budda son raccolti nella “Tripataka”; o i “tre cesti”. In comune con l’induismo vi sono: la reincarnazione, il karma, maya e la tendenza a comprendere la realtà con un orientamento panteistico. Il buddismo offre anche un’elaborata teologia di divinità. Come l’induismo, il buddismo ha visioni particolari sull’idea di divinità.
Cosa significa il termine “Budda”?
Nell’immaginario collettivo il termine “Budda” evoca spesso l’immagine di un essere sovrumano, sereno, lontano dalle cose terrene, che – attraverso la meditazione – è entrato nello stato di “nirvana”, una condizione che gli permetterà di fuggire dalle continue sofferenze del mondo, frutto di illusioni e desideri umani.
Quali sono le differenze tra il buddismo e il cristianesimo?
Numerose sono le differenze tra il Buddismo e il Cristianesimo (sicuramente, più numerose di quelle che invece esistono tra Buddismo e Induismo). Per esempio, il peccato è per i cristiani un “problema” che ha conseguenze eterne, mentre per i buddisti non vi è alcun bisogno di un “salvatore” dell’uomo dal peccato.
Cosa significa il termine lama in tibetano?
Descrizione. Il termine lama, che in tibetano significa Essere con qualità straordinarie, indica il maestro di Dharma. Il titolo, tradotto dal termine sanscrito guru, viene attribuito a un monaco che abbia conseguito tre anni, tre mesi e tre giorni di ritiro in solitudine, solitamente in eremo di montagna, o a un praticante laico di tantra
Chi è il fondatore del buddismo?
Il fondatore del buddismo è ritenuto essere Siddharta Gautama. Nato in India nel 600 a.C., visse in maniera piuttosto lussuosa e confortevole: un giorno, tuttavia, ebbe la visione di un cadavere, di un anziano, di un malato e di un sacerdote ascetico, sereno poiché aveva abbandonato il lusso.
Qual è il testo sacro del Buddhismo?
Non esiste quindi un vero e proprio testo sacro del Buddhismo, ma piuttosto una serie di insegnamenti (Tripitaka) trascritti in pali, la lingua più popolare in India ai tempi del Buddha, o in sanscrito, la lingua più classica.
Come si sviluppa la filosofia buddhista?
La filosofia Buddista è racchiusa perfettamente nelle parole del Buddha: “Io insegno solo due cose, miei discepoli, la natura della sofferenza e la cessazione della sofferenza”. Partendo da questa semplice premessa, il Buddismo si sviluppa in una religione molto pratica, che si basa sull’utilizzo dell’esperienza diretta
Chi è il Buddha della vita infinita?
Amitāyus: “Buddha della Vita infinita”; è, nella tradizione sino-giapponese, uno dei nomi del Buddha Amitābha, mentre nella tradizione tibetana è uno degli aspetti di questo buddha. Amoghasiddhi: “Colui che realizza gli scopi”; uno dei Cinque buddha trascendenti riportati nel maṇḍala, occupa la regione settentrionale.
Chi è Vipaśyn Buddha?
Vipaśyn Buddha (pāli Vipassi; cinese 毘婆尸 Pípóshī): Il “Buddha chiaroveggente”, raggiunse l’illuminazione sotto un albero di pāṭali (Bignonia suaveolens). È spesso rappresentato nell’atto di toccare la terra con ambedue le mani (bhūṃisparśa).
Quali sono gli insegnamenti centrali del Buddha?
Ci sono poi alcuni insegnamenti centrali del Buddha, conosciuti come le Quattro Nobili Verità, fondamentali nel percorso verso l’illuminazione, che sono: la verità della sofferenza: la vita comporta sofferenza (vecchiaia, malattia e morte).