Cosa è un cifrario a sostituzione?
In crittografia un cifrario a sostituzione è un metodo di cifratura in cui ogni unità del testo in chiaro è sostituita con del testo cifrato secondo uno schema regolare; le “unità” possono essere singole lettere (il caso più comune), coppie di lettere, sillabe, mescolanze di esse, ed altro.
Qual è l’applicazione dell’analisi in frequenza?
L’applicazione principale dell’analisi in frequenza è il calcolo delle frequenze proprie del sistema: un’applicazione di questo tipo di calcolo (illustrata in figura 1) può essere la verifica della vibrazione di una struttura di supporto di un motore.
Quali sono le frequenze proprie della forzante?
Le prime due frequenze proprie (89,77 Hz e 100,66 Hz) sono diverse dalla frequenza della forzante (che è 33,3 Hz), ciò indica che la struttura non rischierà di incorrere nel fenomeno della risonanza in cui si verifica una vibrazione incontrollata e sempre più amplificata che potrebbe provocarne il collasso.
Quali sono gli algoritmi per la cifratura?
A seconda del tipo di chiave usata, i cifrari sono divisi in: algoritmi a chiave simmetrica, o a chiave privata, dove la stessa chiave è usata sia per la cifratura che per la decifratura del messaggio; algoritmi a chiave asimmetrica, o a chiave pubblica, dove una chiave è usata per la cifratura ed un’altra per la decifratura.
Come funziona un cifrario monoalfabetico?
Un cifrario monoalfabetico utilizza sostituzioni fisse sull’intero messaggio mentre un cifrario polialfabetico usa invece differenti schemi di sostituzione ed ogni lettera del testo in chiaro è trattata con un differente alfabeto secondo uno schema stabilito dalla chiave segreta.
Qual è il cifrario di Giulio Cesare?
Il cifrario di Giulio Cesare è un facile esempio di crittografia a sostituzione, cioè dove ciascun elemento del testo è trasformato in un altro elemento. All’epoca di Giulio Cesare era un algoritmo efficace e veniva usato per inviare le sue corrispondenze.