Sommario
Cosa è una rete neurale artificiale?
Nel campo dell’ apprendimento automatico, una rete neurale artificiale (in inglese artificial neural network, abbreviato in ANN o anche come NN) è un modello computazionale composto di “neuroni” artificiali, ispirato vagamente dalla semplificazione di una rete neurale biologica .
Qual è il primo schema di rete neurale?
Nello stesso anno, Frank Rosenblatt nel libro Psychological review introduce il primo schema di rete neurale, detto Perceptron (percettrone), antesignano delle attuali reti neurali, per il riconoscimento e la classificazione di forme, allo scopo di fornire un’interpretazione dell’organizzazione generale dei sistemi biologici.
Come avviene l’addestramento di una rete neurale tipo BP?
L’addestramento di une rete neurale di tipo BP avviene in due diversi stadi: forward-pass e backward-pass. Nella prima fase i vettori in input sono applicati ai nodi in ingresso con una propagazione in avanti dei segnali attraverso ciascun livello della rete (forward-pass). Durante questa fase i valori dei pesi sinaptici sono tutti fissati.
Quali sono le reti neurali artificiali?
Le reti neurali artificiali sono modelli matematici composti da neuroni artificiali di ispirazione alle reti neurali biologiche (quella umana o animale) e vengono utilizzate per risolvere problemi ingegneristici di Intelligenza Artificiale legati a diversi ambiti tecnologici come l’informatica, l’elettronica, la simulazione o altre discipline.
Il prototipo delle reti neurali artificiali sono quelle biologiche. Le reti neurali del cervello umano sono la sede della nostra capacità di comprendere l’ambiente e i suoi mutamenti, e di fornire quindi risposte adattive calibrate sulle esigenze che si presentano. Sono costituite da insiemi di cellule nervose fittamente interconnesse fra loro.
Quali sono i circuiti neurali artificiali?
I circuiti neurali artificiali sono la base di sofisticate forme di intelligenza artificiale, sempre più evolute, in grado di apprendere sfruttando meccanismi simili (almeno in parte) a quelli dell’intelligenza umana. Risultato: prestazioni impossibili per altri algoritmi.