Sommario
Cosa ha fatto Petrarca?
Francesco Petrarca (Arezzo, 20 luglio 1304 – Arquà, 19 luglio 1374) è stato uno scrittore, poeta, filosofo e filologo italiano, considerato il precursore dell’umanesimo e uno dei fondamenti della letteratura italiana, soprattutto grazie alla sua opera più celebre, il Canzoniere, patrocinato quale modello di eccellenza …
Qual è la cosa più importante da sapere su Petrarca?
Petrarca sfruttò la letteratura a suo vantaggio perché le stesse corti che frequentò lo consideravano un fattore di prestigio crescente; infine, fu un intellettuale maestro, bisognoso di fornire modelli e comunicare valori che, poi, furono fatti propri e compiutamente sviluppati nell’Umanesimo e nel Rinascimento.
Quando e perché Petrarca Divenne chierico?
Petrarca sentiva molto il bisogno di sicurezza economica, per vivere bene e in modo tranquillo. Per questa ragione prende i voti minori, diventa chierico, e anche se non deve occuparsi della cura delle anime, è obbligato al celibato (non può sposarsi). Con i voti riceve una rendita (come uno stipendio).
Quali sono le principali vicende che hanno segnato la vita di Petrarca?
Varie vicende lo hanno portato negli ultimi anni a rinchiudersi sempre più in se stesso: la morte di Laura, avvenuta nel 1348 in seguito alla peste che infuriò in quegli anni in tutta l’Europa (quella stessa che fa da cornice alla struttura del Decameron boccacciano), quella precoce del figlio Giovanni (un’altra figlia …
Dove Petrarca compone le prime opere che gli danno notorietà?
La famiglia di Petrarca segue poi il papa ad Avignone, dove era stata trasferita nel 1309 la sede pontificia. Nel 1318 muore la madre del poeta, ciò spinge il poeta a comporre il suo primo componimento, un’elegia in latino.
Qual è il pensiero di Petrarca?
Secondo Petrarca, la vera filosofia non è quella che cerca di spiegare la realtà tramite degli schemi rigidi, ma piuttosto quella che mira a comprendere l’uomo e la sua interiorità. Per queste ragioni, Petrarca, rinuncia ad affrontare il mondo esterno e si dedica invece alla contemplazione del proprio io.