Sommario
Cosa porta la dea Ishtar in testa?
Il simbolo della stella a otto punte rievoca il fatto che il pianeta Venere ripercorre le stesse fasi in corrispondenza di un ciclo di 8 anni terrestri, cosa già ampiamente conosciuta agli astronomi/astrologi sumeri.
Cosa tiene in mano Ishtar?
a Mari; su quest’ultima rappresentazione la dea tiene in mano, come in coevi rilievi mesopotamici, un grappolo di datteri (cfr. L’aspetto agricolo e quello guerriero della dea si manifestano nella comparsa di attributi che l’accompagnano sia quando è raffigurata in piedi sia quando è seduta.
Che dea era Ishtar?
– Fu la divinità femminile più importante del pantheon babilonese (sumero e accado), di origine veramente semitica e perciò fu una figura divina comune a tutti i popoli semitici (vedi astarte, V, pp. 72-73), alla quale però presso i Sumeri corrispondeva una dea di carattere molto affine.
Chi era la dea Inanna?
Inanna/Ištar è la più importante divinità femminile mesopotamica. Inanna era anche dea della guerra, della giustizia, dell’agricoltura e regolava i cicli della natura. La sua natura dualistica (dea delle piogge gentili ed assassine) la rende una delle figure più interessanti della mitologia arcaica.
Come si chiamava la dea dell’amore dei Sumeri?
Ishtar
Ishtar era la divinità femminile più importante nella civiltà assiro-babilonese. Era dea dell’amore e della guerra, sorella gemella del Sole (Samash) e figlia della Luna (Sin), e nel culto astrale si identificava con Venere.
Quali caratteristiche avevano le principali divinità dei Sumeri?
Essi spesso rappresentavano elementi della natura, come:
- Enki, il dio dell’acqua;
- Ki, il dio della terra;
- An, il dio del cielo;
- Ishtar, il dio della luna e dell’amore;
- Inanna, la dea della fertilità;
- Dumuzi, marito di Inanna e protettore delle mandrie;
- Enil, il dio del vento.
Chi adorava Enki e Inanna?
Il mito di Enki e Inanna, racconta la storia della giovane dea del tempio di Eanna di Uruk, della sua visita presso l’anziano dio di Eridu e di come viene intrattenuta in una festa da lui organizzata. Il dio cerca di sedurla con fiumi di birra, ma la giovane dea mantiene la sua virtù, mentre Enki lentamente si ubriaca.