Cosa provoca la liberazione di istamina?
A livello gastrico, le cellule enterocromaffini del fondo dello stomaco hanno la capacità di liberare istamina, che agisce in sinergia con la gastrina stimolando la secrezione di acido cloridrico e fattore intrinseco da parte delle cellule parietali, e di pepsina da parte delle cellule peptiche.
Cosa provoca istamina alta?
Le allerte alimentari più frequenti riguardano proprio livelli troppo alti di istamina in tonno e filetti di alici. I cibi che fanno rilasciare al nostro corpo più istamina sono invece fragole, cioccolato, funghi, ananas, noci e mandorle, albume, pesce, molluschi, soia, cereali integrali, alcol.
Come scoprire intolleranza all istamina?
Vengono descritti:
- arrossamento repentino della cute (il cosiddetto flush), prurito.
- disturbi gastrointestinali come nausea, vomito, diarrea, dolori addominali.
- calo della pressione, vertigini, palpitazioni, perdita di coscienza.
- nelle donne: disturbi mestruali.
- naso che cola, raffreddore cronico.
- mal di testa, emicrania.
Cosa significa essere positivo all istamina?
malattie allergiche IgE mediate (asma, orticaria, oculorinite allergica). L’aumento di istamina a livello dei vasi determina un’aumentata produzione di muco a livello nasale e bronchiale e la contrazione dei bronchioli, con conseguente comparsa di sintomi respiratori (broncocostrizione, dispnea)
Quale frutta non contiene istamina?
I principali frutti che non contengono istamina sono:
- Le prugne. Le prugne non contengono istamina, ma sono ricche di minerali e di vitamine.
- Le pesche. Anche le pesche sono prive di istamina e hanno molteplici proprietà mediche.
- Le ciliegie.
- I limoni.
- I meloni.
- La zucca.
- I peperoni.
- La cicoria.
Quali legumi contengono istamina?
L’istamina è possibile trovarla all’interno di VERDURE (spinaci, pomodori (compreso ketchup e succo di pomodoro), crauti, melanzane, patata (e fecola di patata), peperoni), LEGUMI (fave, fagioli, lenticchie, ceci, piselli, salsa di soia e cibi a base di soia), PESCE (crostacei, molluschi, aringhe conservate, acciughe …