Sommario
Cosa può essere lugubre?
– [che esprime o suscita nell’animo lutto e compianto, che evoca idee di morte e sim.: spettacolo, aspetto l.] ≈ (lett.) ferale, fosco, funebre, funereo, funesto, luttuoso, (lett.) mortifero, sinistro, tenebroso, tetro.
Cosa vuol dire la parola candido?
Puro, innocente, schietto: anima c., coscienza c.; una c. confessione; quindi anche semplice, ingenuo: è un uomo c.; le sue c.
Cosa vuol dire neve candida?
Bianco, immacolato, appunto come la neve. Usato anche per indicare assoluta innocenza oppure grande pulizia morale.
Cosa vuol dire Tetra?
TETRA (TErrestrial Trunked RAdio, originariamente trans european trunked radio) è uno standard di comunicazione a onde radio per uso professionale, con sistemi veicolari e portatili, usato principalmente dalle forze di pubblica sicurezza e militari e dai servizi di emergenza oltre che dai servizi privati civili.
Cosa significa feral morbo?
– Funesto, di morte, che annuncia o apporta morte: f. notizia, luttuosa; Destò quel Dio nel campo un feral morbo, E la gente perìa (V.
Cosa vuol dire Plegico?
Questo è il termine comune con cui si indica la mancanza di movimento. In termini propri si deve parlare di paresi o plegia. Paresi indica una riduzione del movimento, plegia l’assenza completa del movimento. In genere interessa un arto, superiore o inferiore, da solo o insieme all’altro.
Perché si dice morbo?
per indicare malattia morale che si diffonde rapidamente. b. Nel linguaggio medico il termine è usato, con aggiunta di opportune determinazioni, per indicare particolari tipi di malattia (di cui si danno qui di seguito soltanto alcuni esempî, tra i più noti): m. di Addison (o m.
Cosa vuol dire molte anzi tempo all orco generose travolse alme d eroi?
– Prima del tempo giusto o previsto: il freddo è giunto a.; in partic., prima della giusta età, prematuramente: è invecchiato, è morto a.; Questa anima gentil che si diparte, Anzi tempo chiamata a l’altra vita (Petrarca); del Pelìde Achille L’ira funesta molte anzi tempo all’Orco Generose travolse alme d’eroi (V.