Sommario
Cosa può provocare un dolore costante?
Un dolore costante può condurre a depressione e ansia e interferire con quasi tutte le normali attività. I malati possono diventare inattivi, ritirarsi dal punto di vista sociale, e divenire preoccupati per il proprio stato di salute. I disturbi psicologici e sociali possono essere gravi, causando praticamente la completa perdita delle funzioni.
Quali sono le cause specifiche del dolore cronico?
Le cause specifiche del dolore cronico devono essere trattate. Un trattamento precoce e aggressivo del dolore acuto è sempre preferibile, e può limitare o prevenire la sensibilizzazione e il rimodellamento e quindi prevenire lo sviluppo del dolore cronico.
Quali farmaci possono essere utilizzati per il dolore cronico?
L’uso di uno o più farmaci con diversi meccanismi d’azione (polifarmacologia razionale) è spesso necessario per il dolore cronico. Per il dolore neuropatico vengono utilizzati nella maggior parte dei casi gli analgesici adiuvanti.
Quali patologie possono causare il dolore al collo?
Alcune patologie della pelle potrebbero causare dolore al collo. Ad esempio il fuoco di Sant’Antonio. Una condizione che causa moltissimi sintomi, e che è quindi assai difficile da diagnosticare, è l’ infiammazione della tiroide.
Come si definisce il dolore cronico?
Altri usano definire il dolore cronico come il persistere dei sintomi oltre il normale corso della fase acuta associato a processi patologici che perpetuano la prosecuzione dei sintomi. Come per il dolore acuto, anche sul termine cronico c’è una differente percezione del tempo da parte del medico e del
Qual è la definizione di dolore?
La definizione di dolore secondo IASP (Associazione Internazionale per lo Studio del Dolore) è “un’esperienza sensoriale ed emotiva spiacevole, associata a un
Qual è la classificazione del dolore?
Classificazione del dolore per natura, localizzazione e tempo. Una classificazione del dolore ancora molto diffusa è quella della natura del dolore: patologie e disfunzioni metaboliche (come il diabete) lesioni nervose, degenerazioni (SLA, Sclerosi multipla), alterazioni del sistema nervoso (sensibilizzazione) o lesione traumatica (amputazione)
Cosa può provocare un dolore alla tempia?
Nello specifico, un dolore alla Tempia, può essere legato a un disturbo a carico del muscolo Temporale, uno dei muscoli Bilanciatori dell’articolazione Temporo mandibolare. In particolare è possibile l’attivazione di Trigger point che generano un dolore come questo (notare l’area Rossa come appunto l’area del dolore riferito dal paziente)
Cosa è il dolore cronico?
Il dolore cronico è un tipo di dolore che persiste nel tempo e che presenta un’intensità minore di quella di un dolore acuto ma una durata maggiore. Può essere legato a problemi oncologici, osteoarticolari o muscolari. La terapia contro il dolore cronico è volta a controllare il sintomo e non la causa scatenante.
Qual è la classificazione del dolore in sede?
Classificazione del dolore in base alla sede e alla qualit pungente e un secondo dolore più prolungato, urente, trasportato dalle fibre C. Alta sensibilità a piccole variazioni il dolore viene avvertito in una sede lontana da quella dove è avvenuto il danno tissutale.
Qual è lo stimolo doloroso?
Affettiva o emozionale:lo stimolo doloroso evoca sempre una sensazione spiacevole. Autonoma:riflessi mediati dal SNA. Motoria: riflesso di fuga o protezione. Cognitiva permette all’individuo di valutare il significato dell’esperienza di dolore in relazione al suo stato di salute.
Quali sono le principali cause di dolore cronico?
Le principali cause di dolore cronico sono malattie come i tumori, in quel caso parliamo di dolore oncologico, malattie reumatiche come la fibromialgia, l’artrite reumatoide, l’osteoartrosi, lesioni ai nervi e danni muscolari che non riescono a raggiungere una guarigione completa.
Quali sono le caratteristiche del dolore?
Caratteristiche . In relazione all’intensità, il dolore può essere lieve, moderato o severo. Rispetto invece alle sensazioni prodotte, può essere descritto come urente, sordo, trafittivo, gravativo. In funzione dell’andamento, può essere continuo o pulsante (colico). Complicazioni