Sommario
Cosa rappresentano i proverbi?
Il proverbio è un’espressione di poche parole ed è diventato popolare, con lo scopo di trasmettere un pensiero, un insegnamento o un consiglio morale. I sinonimi di proverbi sono massime, adagi, frasi, detti, aforismi, detti, morale, tra gli altri.
Perché esistono i proverbi?
Essi generalmente riportano una verità (o quello che la gente ritiene sia vero): si dice infatti che i proverbi siano frutto della saggezza popolare o della cosiddetta “filosofia popolare” o spontanea, ma v’è chi sostiene che altro non siano che la versione codificata di luoghi comuni o del senso comune.
Che vuol dire a buon intenditor poche parole?
a buon intenditor poche parole e, come questa, usata sia in senso proprio (chi è pronto a capire non ha bisogno di lunghe spiegazioni), sia come avvertimento, ammonizione o minaccia (sai benissimo a che cosa voglio alludere; ci siamo già capiti, e perciò sàppiti regolare; e sim.).
Come citare un aforisma?
Le citazioni si mettono tra virgolette basse. Se occorre mettere tra virgolette una parola o un’espressione all’interno di una citazione, si usano le virgolette alte. In caso di ulteriore virgolettato all’interno delle virgolette alte, si ricorre agli apici.
Quali caratteri presenta lo stile aforistico?
Uno stile aforistico tende al poetico, vagheggia coi piedi poco per terra, postula invitando una riflessione. Può dire molto, e anzi essere lo stile più adatto a comunicare pensieri complessi, o non dire proprio niente, e lasciare tutto il lavoro al lettore che ci voglia intendere qualcosa.
Come sono nati i proverbi?
Il proverbio spesso rivela un’origine colta derivando dalla formattazione/sintetizzazione di riflessioni ragionate in contesti spesso estremi o eccezionali. Ma che struttura logica presenta? Si tratta talvolta di fenomeni simili al sillogismo o alle “macchine logiche”, esistenti già nel medioevo.
Dove nascono i proverbi?
Nel Medioevo i monaci che viaggiavano erano accolti con ospitalità e particolare riguardo. Per questo motivo, capitava che alcuni disonesti si travestissero da religiosi, cercando di ottenere un “trattamento di favore” con l’inganno. Da tale circostanza la saggezza popolare avrebbe sviluppato il detto ancora in uso.
Chi ha detto a buon intenditor poche parole?
L’origine del proverbio a buon intenditor poche parole, che racchiude tale significato, risale alla commedia Persa (lat. per Persiano) di Tito Maccio Plauto, noto commediografo latino (III-II sec. a.C.).
Chi è buon intenditore intenda?
La frase a buon intenditor poche parole allude al fatto che chi è competente in un certo settore non ha bisogno che gli vengano decantate le qualità del prodotto che è oggetto della disamina.