Sommario
Cosa rileva il sensore induttivo?
Sensore induttivo: Riconoscimento senza contatto di oggetti metallici in avvicinamento. Un sensore induttivo ha il compito di determinare, in assenza di contatto, la distanza rispetto a un oggetto in metallo.
Che differenza c’è tra sensore induttivo e effetto Hall?
Il sensore induttivo rileva la presenza di materiale ferromagnetico nel suo raggio d’azione, grazie a della bobine interne ed un campo magnetico che emette. Il sensore ad efetto Hall rileva la presenza di un campo magnetico, che deve essere generato da una sorgente esterna, come un magnete permanente.
Come funziona il sensore induttivo?
La corrente elettrica che circola nella bobina, genera un campo elettromagnetico oscillante. Quando un oggetto metallico entra all’interno del campo, le correnti parassite indotte fanno diminuire l’ampiezza dell’oscillazione. Quando questa oscillazione diventa inferiore ad una certa soglia, il sensore commuta.
A cosa serve il sensore Hall?
I sensori di Hall non sono altro che trasduttori, la cui funzione consiste nel variare la propria tensione in uscita in base all’intensità del campo magnetico a cui sono esposti.
A cosa serve l’effetto Hall?
L’effetto Hall è anche usato nelle sonde di corrente, come le pinze amperometriche: questi strumenti particolari possono misurare l’intensità di corrente elettrica che scorre in un filo senza la necessità di porre lo strumento di misura in serie, ovvero senza spegnere e interrompere il circuito.
Dove si usano i sensori capacitivi?
I sensori capacitivi possono essere utilizzati come sensore di prossimità, per rilevare la presenza/assenza o la distanza da un oggetto target in aree molto piccole. Sono quindi usati, a livello industriale, anche per il conteggio di oggetti sulla linea di produzione.
Quali sensori sono utilizzati per la classificazione di oggetti?
I sensori di prossimità sono sensori elettrici che rilevano oggetti (specie metallici) posti nelle loro vicinanze, sia che ne siano a contatto sia a distanza. La distanza entro cui riescono a rilevarli viene detta “portata vedente”. Si differenziano in induttivi, capacitivi, magnetici, a ultrasuoni, ottici.
Come funziona il sensore di prossimità?
Il principio di funzionamento dei sensori di prossimità ad ultrasuoni è basato sull’emissione e la ricezione di onde ultrasonore ad alta frequenza (dell’ordine di 200 kHz). Il ritorno d’onda consente di rilevare la presenza di un oggetto e di misurare la distanza alla quale si trova.