Sommario
Cosa si deve fare dopo la confessione?
L’Atto di dolore (in latino, Actus contritionis) è una preghiera cristiana di tradizione cattolica, in cui si esprime il dolore per i peccati commessi. È spesso recitata in occasione del sacramento della Riconciliazione, più conosciuta come Confessione, dopo l’accusa dei propri peccati e prima dell’assoluzione.
Che cosa ha detto il papà riguardo le confessioni?
La confessione dei peccati fatta con umiltà è ciò “che la Chiesa chiede a tutti noi”, ricorda Papa Francesco, che cita anche l’invito di S. Giacomo: “Confessate tra voi i peccati”. Ma “non – chiarisce il Papa – per fare pubblicità”, ma “per dare gloria a Dio” e riconoscere che è “Lui che mi salva”.
Che senso ha la confessione?
Alla confessione viene attribuito un profondo valore educativo poiché in essa la persona viene perdonata da un Dio misericordioso e impara ad usare misericordia, come Lui. Viene accolta dalla Chiesa e impara ad accogliere i suoi fratelli.
Chi confessa il papà?
E, di nuovo a braccio, ha messo in evidenza: «Anche i sacerdoti devono confessarsi, anche i vescovi: tutti siamo peccatori». E «anche il Papa si confessa ogni quindici giorni, perché il Papa anche è un peccatore!
Dove si trova il papà in questo momento?
Il Papa si è recato in Iraq dal 5 all’8 marzo 2021, è la prima volta in tutta la storia della Chiesa che un papa visita il paese. Il suo viaggio apostolico ha avuto inizio a Baghdad, la capitale del Paese, per la visita di cortesia al presidente Barham Ṣāliḥ.
Perché ho meritato i tuoi castighi?
«Mio Dio mi pento e mi dolgo dei miei peccati, perché peccando ho meritato i tuoi castighi». Sono chiamati altresì a consolare gli afflitti con una medicina che a tutta prima sembra fatta apposta per suscitare l’indignazione contro Dio piuttosto che a favorire la rassegnazione e la confidenza in Lui.
Come confessarsi senza sacerdote?
Sì, è possibile ricevere il perdono di Dio senza sacerdote. Basta parlare con Lui e dirgli la verità: «Signore ho combinato questo, questo, questo», quindi chiedere perdono, recitare un Atto di dolore «ben fatto» e promettergli: «Dopo mi confesserò, ma perdonami adesso». E subito si torna alla grazia di Dio.