Sommario
Cosa si risolve per prima nelle espressioni?
Se l’espressione contiene tutte e quattro le operazioni, si procede eseguendo prima moltiplicazioni e divisioni nell’ordine in cui sono scritte, poi addizioni e sottrazioni anch’esse nell’ordine in cui sono scritte.
Chi ha inventato le espressioni con le frazioni?
Le espressioni e la loro valutazione furono formalizzate da Alonzo Church e Stephen Kleene negli anni 1930 nel loro lambda calcolo.
Cosa si risolve prima moltiplicazione o divisione?
Si ricordi che moltiplicazione e divisione hanno la stessa priorità, pertanto in mancanza di parentesi debbono essere eseguite da sinistra a destra, così come scritte.
Quali operazioni si fanno prima nelle espressioni con le parentesi?
No, esiste un ordine delle operazioni: prima moltiplicazioni e divisioni poi addizioni e sottrazioni! Inoltre è importante ricordare la priorità da dare alle parentesi, prima le tonde, poi le quadre e infine le graffe.
Come risolvere le potenze con le parentesi?
Se in un’espressione compaiono anche delle parentesi, non cambia nulla. L’ordine delle operazioni da svolgere è sempre lo stesso, solo che stavolta dobbiamo iniziare risolvendo prima le operazioni nelle parentesi tonde, poi le parentesi quadre e infine le parentesi graffe.
Come si calcolano le espressioni con le parentesi?
Come prima cosa devono essere eseguite le potenze, poi moltiplicazioni e divisioni, infine addizioni e sottrazioni. Svolgete innanzitutto le operazioni all’interno delle parentesi tonde, successivamente le operazioni dentro le parentesi quadre ed infine le operazioni dentro le graffe.
Come svolgere le espressioni con frazioni?
In questo caso bisogna innanzitutto tener presente l’ordine delle parentesi: prima tonde, poi quadre, poi graffe. Per quanto riguarda l’ordine delle operazioni, eseguiremo dapprima l’elevamento a potenza, poi moltiplicazioni e divisioni ed infine addizioni e sottrazioni.
Chi ha inventato le espressioni letterali?
Qualche anno dopo, il matematico francese Francesco Viète (1540-1603) introdusse l’uso sitematico del calcolo letterale. In particolar modo, applicò i simboli delle operazioni, diventando così il padre del calcolo letterale e dei simboli a tutt’oggi usati nelle scuole.
Quanto fa più per meno?
Quando a scuola viene insegnata la regola dei segni (ve la ricordate? più per più uguale più; più per meno uguale meno; meno per più uguale meno; meno per meno uguale più) è facile prevedere quale sarà l’effetto sugli studenti.