Sommario
Cosa significa a basso indice glicemico?
Un cibo con IG alto produce un grande picco di glucosio dopo il suo consumo. Al contrario, un alimento con un basso indice glicemico provoca un lento rilascio di glucosio nel sangue dopo il suo consumo. I punteggi del IG sono classificati come basso (inferiore a 55), medio (tra 56-69), o alto (maggiore di 70).
Perché è necessario standardizzare l’indice glicemico di un alimento?
«Un alimento ad alto indice glicemico ha più probabilità di scatenare un picco iperglicemico anche nella persona con pre-diabete», nota Ceriello, che ha insegnato all’Università di Udine e poi a Warwick in Inghilterra.
Quali sono i cibi a basso indice glicemico?
La frutta secca e i semi oleosi sono in genere tutti cibi a basso indice glicemico, che è variabile tra valori molto bassi come in mandorle, noci e pistacchi (IG valore 15) e valori leggermente più alti come nelle nocciole (25). I semi contengono un pochino più di zuccheri ma mantengono sempre un indice glicemico basso (variabile tra 25 e 40).
Qual è l’indice glicemico di un alimento?
L’indice glicemico di un determinato alimento si misura su una scala che va da 0 a 100: più basso è l’indice glicemico di un cibo, più lentamente questo farà alzare la glicemia quando lo si consuma e conseguentemente più alto è questo valore, più velocemente la glicemia si alza al suo consumo.
Quali sono i frutti a basso indice glicemico?
Tra la frutta a basso indice glicemico troviamo mele, pere, frutti di bosco come ribes e lamponi, ma anche il melograno e le nespole. L’avocado, frutto molto ricco di acidi grassi, presenta un indice glicemico molto basso (10). Le banane presentano un IG medio (intorno a 50) ma che aumenta a seconda del grado di maturazione del frutto;
Quali sono le verdure a basso indice glicemico?
Tra le verdure con basso indice glicemico ricordo asparagi, broccoli, finocchi e cetrioli (tutti circa 15), mentre tra le verdure a più alto indice glicemico troviamo la zucca (107) e le carote (100).