Cosa significa che un algoritmo deve essere non ambiguo?
Non-ambiguità: ogni azione deve essere univocamente interpretabile dall’esecutore, Eseguibilità: ogni azione deve essere eseguibile in un tempo finito da parte dell’esecutore dell’algoritmo, Finitezza: per ogni insieme di dati di ingresso, il numero totale di azioni da eseguire deve essere finito.
Quali sono le caratteristiche che deve possedere un algoritmo?
Un algoritmo deve essere composto da un numero finito di istruzioni, e deve presentare un punto di inizio dove comincia il procedimento risolutivo e un punto di fine, raggiunto il quale si interrompe l’esecuzione delle istruzioni.
Che cosa è un algoritmo?
La parola algoritmo deriva dal nome del matematico Mohammed ibn-Musa al-Khwarizmi, che faceva parte della corte reale di Baghdad e che visse tra il 780 e l’850 circa. Questo matematico viene considerato tra i primi ad aver fatto accenno a questo concetto,
Come viene descritto l’algoritmo?
L’algoritmo viene generalmente descritto come “procedimento di risoluzione di un problema”. In questo contesto, i “problemi” che si considerano sono quasi sempre caratterizzati da dati di ingresso (input) variabili, su cui l’algoritmo stesso opererà per giungere fino alla soluzione.
Cosa potrebbe rappresentare l’algoritmo?
L’algoritmo si potrebbe rappresentare graficamente come un diagramma di flusso, uno schema composto da una serie di blocchi, ognuno dei quali rappresenta una diversa operazione da compiere, e con delle frecce che indichino la direzione da seguire. 1 / 3. Credits: Ipa-Agency.
Qual è la complessità di un algoritmo?
Un’ampia porzione della teoria degli algoritmi è lo studio della complessità, computazionale e spaziale. Vogliamo cioè sapere, al crescere della complessità del problema, in che modo cresce il tempo necessario a eseguire l’algoritmo e lo spazio di memoria occupato in un calcolatore. La complessità di un algoritmo si misura asintoticamente.