Sommario
Cosa significa dolore intermittente?
La claudicazione intermittente consiste nella comparsa di dolore ad una gamba in concomitanza di uno sforzo fisico (più o meno intenso a seconda della gravità dell’ostruzione arteriosa), rendendone necessaria la sospensione. Il dolore regredisce con il riposo e si ripresenta in occasione di un nuovo impegno fisico.
Cosa sono i dolori viscerali?
Il dolore viscerale proviene dai visceri addominali, che sono innervati da fibre del sistema nervoso autonomo e sono sensibili alla distensione e alla contrazione muscolare, non al taglio, alla lacerazione o all’irritazione locale. Il dolore viscerale è tipicamente vago, sordo, e accompagnato da nausea.
Cosa c’è sotto le costole parte destra?
Gli organi del fianco destro, situati nella parte superiore dell’addome, sono: Il fegato; La cistifellea (o colecisti) e le vie biliari; Il duodeno, ossia la prima parte dell’intestino tenue (le altre parti sono il digiuno e l’ileo);
Come riconoscere dolore viscerale?
Il dolore viscerale è avvertito in genere lungo la linea mediana e irradiato in sedi diverse rispetto l’organo leso. E’ un dolore ottuso, sordo, oppressivo o compressivo, con intensità che può variare dallo spasmo alla colica. La postura cambia, si trasforma nella tipica postura antalgica.
Quali sono gli organi viscerali?
Sono organi cavi, dove viene lavorata e raffinata l’energia jing derivata dagl i alimenti, e sono sei: stomaco, intestino tenue, grosso intestino, vescica, triplice riscaldatore, vescicola biliare.
Come alleviare il dolore epigastrico?
Tisane calmanti e rinfrescanti, come quelle a base di camomilla, melissa, salvia, alloro, finocchio o valeriana. La borsa dell’acqua calda, per distendere i muscoli addominali e lenire a poco a poco il dolore. Pane secco, tostato o fette biscottate in piccole dosi per asciugare l’acidità e spegnere il bruciore.
Quanto dura il dolore epigastrico?
La cattiva digestione (nota anche come “dispepsia”) associata a dolore epigastrico nel 75% circa dei casi è definita dispepsia funzionale, cioè non associata a una malattia specifica. Il mal di stomaco causato dalla dispepsia funzionale può durare anche 3 o 6 mesi.
Come si definisce il dolore cronico?
Altri usano definire il dolore cronico come il persistere dei sintomi oltre il normale corso della fase acuta associato a processi patologici che perpetuano la prosecuzione dei sintomi. Come per il dolore acuto, anche sul termine cronico c’è una differente percezione del tempo da parte del medico e del
Qual è la definizione di dolore?
La definizione di dolore secondo IASP (Associazione Internazionale per lo Studio del Dolore) è “un’esperienza sensoriale ed emotiva spiacevole, associata a un
Qual è la classificazione del dolore?
Classificazione del dolore per natura, localizzazione e tempo. Una classificazione del dolore ancora molto diffusa è quella della natura del dolore: patologie e disfunzioni metaboliche (come il diabete) lesioni nervose, degenerazioni (SLA, Sclerosi multipla), alterazioni del sistema nervoso (sensibilizzazione) o lesione traumatica (amputazione)