Sommario
Cosa significa il Muro del Pianto per gli ebrei?
Il Muro del Pianto è l’unico luogo veramente sacro per gli ebrei ed è l’esempio di un muro che, invece di dividere un popolo, lo unisce. Da più di 1900 anni gli Ebrei vanno in pellegrinaggio al Muro del Pianto, dove pregano e piangono il loro duplice lutto (la distruzione del tempio e la diaspora).
Come pregano gli ebrei al Muro del Pianto?
Gli ebrei si recano al muro per pregare e non piangono, la loro preghiera presuppone continui movimenti della parte superiore del corpo. Ad un osservatore posto ad una certa distanza dal muro può sembrare che la persona muovendosi in questo modo si stia lamentando, stia piangendo.
Cosa fanno gli ebrei oggi nel Muro del Pianto?
Nel corso della storia e ancora oggi, gli ebrei si recano in pellegrinaggio in questo luogo per pregare e inserire dei bigliettini tra le fessure delle pietre. Per uomini e donne ci sono zone separate e durante tutta la giornata si svolgono molti momenti di preghiera.
Perché esiste il Muro del Pianto?
Il muro fu ufficialmente istituito nell’Agosto del 1940. PERCHE’? Fu costruito come muro di contenimento per imprigionare gli abitanti ebrei della città.
Cosa fanno tradizionalmente gli ebrei davanti al muro occidentale?
Durante la preghiera gli ebrei, il viso rivolto verso il muro, ondeggiano continuamente con il busto come se facessero degli inchini e mormorano a voce alta le loro invocazioni. Il muro del pianto è un luogo di preghiera per tutte le Nazioni della Terra.
Perché è stato costruito il muro di Gerusalemme?
Costruzione. Il luogo è sacro perché secondo la tradizione qui ci sarebbe la roccia su cui Abramo era pronto a sacrificare a Dio il proprio figlio Isacco ed è sempre qui che Giacobbe sognò la scala che sale al cielo.
Dove possono pregare gli ebrei?
sinagoga
Una sinagoga (dal greco συναγωγή, “adunanza”, dal verbo συνάγω, “radunare”) è il termine che definisce il luogo di culto della religione ebraica; la parola stessa è la traduzione del termine ebraico בית כנסת (bet knesset, appunto “casa dell’assemblea”).