Sommario
Cosa significa il nome eosinofili?
Il nome eosinofili deriva dal fatto che i loro granuli citoplasmatici si colorano di rosa-rosso con un colorante particolare chiamato eosina. Esaminando il contenuto di questi granuli, sono state scoperte moltissime sostanze chimiche capaci di mediare le varie reazioni di difesa e regolatorie nelle quali sono coinvolti.
Quando i valori degli eosinofili sono bassi?
Eosinopenia: quando i valori degli eosinofili sono bassi. Quando gli eosinofili (particolare categoria dei globuli bianchi che servono a difendere l’organismo dai parassiti) presenti nel sangue periferico risultano numericamente inferiori al valore considerato fisiologico si parla di eosinopenia.
Cosa sono i granulociti eosinofili?
I granulociti eosinofili sono un tipo di globulo bianco, ossia una cellula facente parte del sistema immunitario; il nome deriva dall’osservazione che al loro interno sono presenti granuli in grado di legare fortemente l’eosina, una sostanza in grado di conferire un tipico colore rosso-arancio all’analisi di laboratorio.
Qual è la soglia di una eosinofilia?
In linea di massima una conta inferiore a 50 cellule/μL (o mm3) fa sospettare una eosinopenia, una conta superiore a 500 cellule/μL (o mm3) è segno di una eosinofilia e una conta pari a 1.500 cellule/μL (o mm3) viene considerata la soglia oltre la quale l’aumento degli eosinofili può causare nel tempo gravi danni tissutali.
Qual è la concentrazione degli eosinofili nel sangue?
Nel sangue, gli eosinofili rappresentano soltanto l’1-3% circa della popolazione leucocitaria; più elevata, invece, risulta la loro concentrazione in quei tessuti esposti ad agenti ambientali, come il tratto digerente, i polmoni, gli epiteli genitourinari ed il tessuto connettivo cutaneo.
Come si curano gli eosinofili?
Gli esinofili sono una tipologia di globuli bianchi coinvolta nelle infezioni parassitarie e nelle reazioni allergiche. Ecco come si curano le eosinofilie.