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Cosa significa il termine “ictus”?
“Ictus” è il termine medico che indica un danno del tessuto cerebrale o la morte di una sua porzione, dovuti a un’insufficiente afflusso di sangue a un’area del cervello. Shutterstock Come si può intuire dalla descrizione appena fornita dell’ictus, quest’ultima rappresenta una grave emergenza medica.
Quali sono i casi di ictus in Italia?
L’ictus è una condizione molto comune. Secondo quanto riporta il Ministero della Salute, in Italia, ogni anno, si verificherebbero 196.000 casi si ictus, di cui l’80% sono nuovi episodi e il restante 20% ricadute (cioè pazienti che hanno già sofferto di ictus in passato).
Quali sono i soggetti più a rischio di sviluppare un ictus?
Persone di ogni età possono sviluppare un ictus; tuttavia, le statistiche dicono che gli individui più a rischio di sviluppare la condizione cerebrovascolare in questione sono gli anziani. Il 95% dei casi di ictus riguarda soggetti di età pari o superiore ai 45 anni; i 2/3 dei pazienti colpiti da ictus ha più di 65 anni.
Quali sono i sintomi dell’ictus ischemico?
I sintomi, con cui quest’ultimo si presenta, sono del tutto simili a quelli dell’ictus ischemico (tant’è che non è possibile distinguerli se non con una diagnosi precisa); l’unica differenza è che tali sintomi, anziché essere permanenti come nell’ictus, si esauriscono dopo poco tempo (ecco perché si definisce transitorio).
Come si verifica un ictus emorragico?
Ictus Emorragico. Un ictus emorragico si verifica quando un’arteria cerebrale si rompe o perde sangue; questo evento, infatti, non interrompe soltanto l’apporto di sangue garantito dal vaso coinvolto, ma determina anche un’emorragia che esercita una pressione sul tessuto cerebrale tale da recarvi danno.
Qual è la causa dell’ictus?
Il trombo (così viene chiamato tale coagulo di sangue) è spesso successivo a una lesione vasale (favorita dall’ipertensione) e risulta provocato dall’accumulo di piastrine e colesterolo (placca aterosclerotica). Ictus ischemico di tipo embolico. Quando la causa scatenante dell’ictus è un’embolia, si parla di ictus ischemico embolico.
Qual è la forma più frequente di ictus?
L’ictus ischemico è la forma più frequente di ictus (circa l’85% dei casi). Si verifica a seguito di un restringimento, o di una completa chiusura, di uno dei vasi arteriosi che attraversano e irrorano il cervello . L’ictus ischemico può essere trombotico o embolico. Ictus ischemico di tipo trombotico
Cosa è ictus emorragico intracerebrale?
Ictus emorragico intracerebrale. L’emorragia è intracerebrale quando la rottura del vaso sanguigno si verifica all’interno dell’encefalo. Il sangue che fuoriesce, oltre a non rifornire più le aree di cervello a cui era destinato, esercita una pressione sul tessuto cerebrale circostante, danneggiandolo.
Cosa significa il termine bilaterale?
Bilaterale: Relativo a due lati, due elementi. Definizione e significato del termine bilaterale
Quali sono le sintomatologie tipiche di ictus?
Pertanto, ogni paziente colpito da ictus rappresenta un caso a sé stante. La sintomatologia tipica è la seguente: Paralisi e intorpidimento della faccia o degli arti Caratteristiche: l’episodio è improvviso e il paziente mostra il disturbo su un lato soltanto del corpo (per esempio solo sul braccio destro o solo sul sinistro).
Come si manifesta l’ictus?
Solitamente i sintomi dell’ictus esordiscono improvvisamente, nell’ordine dei secondi o qualche minuto, e nella maggior parte dei casi non progrediscono ulteriormente. I sintomi dipendono dall’area del cervello colpita: più essa è estesa, maggiori sono le funzioni che potrebbero essere compromesse.
Come si può prevenire l’ictus?
La prima cosa da fare è, quindi, rivolgersi al soccorso ospedaliero. Complicazioni. L’ictus può provocare delle invalidità temporanee o permanenti. La loro gravità dipende da quanto a lungo il cervello è rimasto senza i rifornimenti di sangue, prima dei soccorsi, e dalla parte di cervello colpita. Le complicazioni tipiche dell’ictus sono:
Quali sono le cause dell’ictus?
Cause. L’ictus può essere causato da due meccanismi diversi: l’ostruzione di un’arteria, cioè uno dei vasi che portano sangue ricco di ossigeno ai tessuti, oppure la sua rottura, quindi un sanguinamento (o emorragia). Nel primo caso parleremo di ictus ischemico, nel secondo invece di ictus emorragico.