Sommario
Cosa significa la sigla K?
scient. Kalium); in fisica, K è simbolo del kelvin, unità di misura della temperatura assoluta (nel passato °K); in matematica e altre scienze, k (o K) indica tradizionalmente una costante.
Come si chiama la K?
K o k (chiamata cappa o kappa in italiano) è l’undicesima lettera dell’alfabeto latino. Essa rappresenta anche la lettera kappa dell’alfabeto greco e la ka dell’alfabeto cirillico; inoltre, [k] rappresenta una consonante occlusiva velare sorda nell’alfabeto fonetico internazionale.
Come si esprime K?
Metrologia
- k – simbolo che abbrevia kilo, il prefisso SI che esprime il fattore 103 = 1 000 (1000)
- K – simbolo che abbrevia il prefisso binario usato in informatica che esprime il fattore 210 = 1.024.
- K – simbolo dell’unità di misura SI della temperatura, il kelvin.
- K – costante in due grandezze inversamente proporzionali.
Che vuol dire 10 k?
È un’abbreviazione che viene utilizzata spesso. In questo modo è possibile scrivere in brevissimo tempo tant’è cifre, senza sbagliarsi con gli zeri. Ad esempio poniamo il caso di dover scrivere 1.000, in questo caso scriveremo “1k”, se vogliamo scrivere 5.000 scriveremo 5k e così via. Quindi 10k significa 10.000.
Cosa significa la k su Tik Tok?
Caro Giacomo, significa che il video della tua popstar preferita ha ricevuto 100.000 visualizzazioni su Youtube in poco tempo! La lettera K dopo un numero equivale a mille, quindi K dopo una cifra è un’abbreviazione per non riportare 3 zeri.
Che cosa vuol dire k in fisica?
kelvin, K Il kelvin, unità di misura della temperatura, vale 1/273,16 della temperatura assoluta del punto triplo dell’acqua.
Cosa vuol dire 500 K?
La lettera K dopo un numero equivale a mille, quindi K dopo una cifra è un’abbreviazione per non riportare 3 zeri. Pertanto se un giorno tu volessi dire ai tuoi compagni “ho più di 3000 figurine di calciatori” ti basterà sostituire i 3 zeri con la lettera K e dire: ho più di 3k figurine di calciatori!”. Semplice, vero?
Cosa è K in matematica?
costante numero cui si attribuisce un valore invariabile in una formula, in un algoritmo, nell’equazione che esprime una legge. Algebricamente, una funzione reale costante, in una variabile, è espressa da un’equazione del tipo y = k (con k ∈ R) e il suo grafico è pertanto una retta parallela all’asse delle ascisse.