Sommario
Cosa sono i fotorecettori nella retina?
Distribuzione nella retina. I fotorecettori non sono distribuiti uniformemente su tutta la retina. I coni sono circa 6 milioni nell’intera retina, quindi sono meno numerosi dei bastoncelli; hanno una densità elevatissima nella regione maculare (zona centrale del piano retinico) e sono gli unici fotorecettori presenti nella fovea.
Quali sono i tipi di fotorecettori?
Esistono due tipi di fotorecettori: i coni e i bastoncelli. I primi sono localizzati nella parte centrale della retina (fovea) e sono deputati alla percezione dei colori (funzione fotopica) e alla visione distinta. Esistono tre tipi di coni, rispettivamente per il rosso, il verde e il blu; mediamente sono 6,3-6,4 milioni.
Quali sono i nuclei dei fotorecettori?
I nuclei dei fotorecettori sono disposti in 6-76 strati, Svolgono quindi una funzione di sostegno per i vari tipi di neuroni retinici.
Quali sono i strati della retina?
La retina propriamente detta è formata da tre strati di cellule nervose che, procedendo dall’epitelio pigmentato verso l’interno dell’occhio, si susseguono in quest’ordine: strato dei fotorecettori (cellule dei coni e dei bastoncelli), strato delle cellule bipolari e strato delle cellule multipolari.
Cosa sono i fotorecettori?
I fotorecettori sono cellule nervose che si trovano sulla retina. Questi elementi sono sensibili alle onde luminose e svolgono un’importante funzione di trasduzione, cioè sono in grado di trasformare la luce che arriva sul fondo dell’ occhio in una informazione (prima chimica, poi elettrica) da trasmettere al cervello mediante il nervo ottico .
Quali sono i coni della retina?
Esistono tre tipi di coni, rispettivamente per il rosso, il verde e il blu; mediamente sono 6,3-6,4 milioni. I bastoncelli, invece, si concentrano nella zona periferica della retina, sono assai più numerosi (mediamente 120 milioni) e intervengono nella visione notturna (funzione scotopica).
Quali sono i strati del foglietto nervoso della retina?
Gli strati del foglietto nervoso della retina, che vanno dai fotorecettori fino allo strato delle cellule ganglionari, sono indispensabili per attivare in modo corretto la visione, in quanto danno origine alla trasformazione degli impulsi luminosi nelle immagini che realmente vediamo aprendo gli occhi.