Sommario
Cosa sono i materiali fotosensibili?
di foto-1 e sensibile]. – 1. Sensibile alla luce; in partic., di corpo o sostanza o dispositivo le cui caratteristiche fisiche o chimiche siano modificate dall’azione della luce o da radiazioni: materiale f., il materiale fotografico in genere (lastre, pellicole, ecc.); riprodurre su carta fotosensibile. 2.
Quali sono i farmaci fotosensibilizzanti?
Fra i farmaci che possono causare fotosensibilizzazione più comuni vi sono:
- Antibiotici appartenenti al gruppo delle tetracicline, dei sulfamidici e dei chinolonici;
- Anticoagulanti;
- Anticoncezionali orali (pillola);
- Antidepressivi;
- Antidiabetici;
- Antimicotici come la griseofulvina, l’itraconazolo e il ketoconazolo;
Cosa vuol dire essere fotosensibili?
La fotosensibilità, talvolta denominata allergia al sole, è una reazione del sistema immunitario scatenata dalla luce solare. La luce del sole può scatenare reazioni del sistema immunitario, che causano lo sviluppo di eruzioni pruriginose o aree di rossore e infiammazione su chiazze di pelle esposte al sole.
Quali sono i sintomi della fotosensibilità?
In generale, nei soggetti fotosensibili possono comparire i seguenti sintomi:
- Dolore, arrossamento e gonfiore;
- Orticaria o lesioni eczematose, con eruzioni pruriginose o vesciche (o bolle);
- Iperpigmentazione (macchie scure sulla pelle);
Come capire se si è fotosensibili?
Sintomi e Diagnosi In generale, nei soggetti fotosensibili possono comparire i seguenti sintomi: Dolore, arrossamento e gonfiore; Orticaria o lesioni eczematose, con eruzioni pruriginose o vesciche (o bolle); Iperpigmentazione (macchie scure sulla pelle);
Chi sono i soggetti fotosensibili?
Alcune persone con epilessia fotosensibile, in particolare i bambini e coloro che soffrono anche di disabilità cognitiva, possono mostrare un fascino incontrollabile per le immagini televisive che scatenano convulsioni, al punto che potrebbe essere necessario tenerli fisicamente lontani dai televisori.
Come si cura la fotosensibilità?
esponendosi al sole in modo intermittente, nei casi più severi attraverso la fototerapia, ossia un’esposizione controllata e periodica a dosi crescenti di raggi ultravioletti; il procedimento avviene in genere in ospedale o in centri attrezzati e prevede 3-5 sedute alla settimana per 4-6 settimane in primavera.
Che cos’è l’epilessia fotosensibile?
L’epilessia fotosensibile (PSE) è una forma di epilessia in cui le convulsioni sono provocate da stimoli visivi o di movimento particolarmente fastidiosi e regolari.