Sommario
Cosa sono i sulfamidici o sulfonamidici?
I sulfamidici o sulfonamidici sono una classe di farmaci di tipo sintetico con azione batteriostatica. Chimicamente sono delle solfonammidi, ossia contengono nella
Come vengono somministrati i sulfamidici?
Come vengono somministrati i sulfamidici? La via di somministrazione preferita dei sulfamidici è quella orale. La via parenterale (soprattutto quella endovenosa sotto forma di sali sodici) non è molto utilizzata poiché i sali solubili dei sulfamidici sono particolarmente alcalini e irritano i tessuti.
Come si inibiscono i sulfamidici?
Nel dettaglio, i sulfamidici inibiscono in maniera competitiva uno degli enzimi coinvolti nella sintesi del suddetto acido tetraidrofolico: la diidropteroato sintetasi. I sulfamidici si sostituiscono al substrato endogeno di tal enzima, l’acido para-amminobenzoico (o p-amminobenzoico o PABA).
Come vengono metabolizzati i sulfamidici?
I sulfamidici vengono metabolizzati soprattutto a livello epatico in forme acetilate e in glicuronidi con conseguente sintesi di prodotti non attivi terapeuticamente. La maggior parte dei sulfamidici vengono escreti per via renale, tranne nel caso dei sulfamidici intestinali, che vengono eliminati per via fecale.
Come sono attivi i sulfamidici?
Meccanismo d’azione dei sulfamidici. I sulfamidici impediscono la sintesi dell’acido folico, necessario per il metabolismo batterico. Limitano quindi la proliferazione dei batteri senza ucciderli. In teoria, sono attivi su gonococchi, meningococchi, pneumococchi, stafilococchi e streptococchi.
Come si usa un sulfamidico per le ustioni?
Inoltre, un sulfamidico in particolare (la sulfadiazina) è utilizzato topicamente per il trattamento di ustioni ed è efficace anche contro certi tipi di funghi. Meccanismo d’azione. Alle concentrazioni utilizzate in terapia, i sulfamidici esercitano un’azione batteriostatica, cioè inibiscono la crescita cellulare batterica.
Qual è la resistenza ai sulfamidici?
Resistenza ai sulfamidici. Come per molti altri antibiotici, molti batteri hanno sviluppato dei meccanismi di resistenza ai sulfamidici: Aumentando le concentrazioni di PABA nella cellula e quindi la possibilità di legame di questa molecola con l’enzima.