Sommario
Cosa sono le macchie solari Le protuberanze i brillamenti?
Una protuberanza solare è un enorme e luminoso getto di plasma solare che, partendo dalla cromosfera, si estende nella zona della corona solare allontanandosi per migliaia di chilometri, spinto dalle forze del campo magnetico del Sole.
Cosa sono le protuberanze Sole?
protuberanze solari (ingl. prominences) Nubi di gas che dalla cromosfera del Sole si protendono nella corona, fino ad altezze che a volte superano i 500.000 km. Possono essere osservate anche a occhio nudo, durante le eclissi totali di Sole, come strutture brillanti immerse nella corona.
Cosa sono i granuli del Sole?
astronomia G. del Sole Caratteristico aspetto della fotosfera, su cui appare una moltitudine di macchiette brillanti, in continuo movimento e agitazione (granuli) che coprono l’intera superficie solare (eccetto regioni particolari, come i pori e le macchie).
Quali sono le macchie solari?
Le macchie solari ebbero una qualche importanza nel dibattito sulla natura del sistema solare. Questa teoria, inizialmente proposta da Friis-Christenses e Lassen, correlava la durata del ciclo solare con il clima terrestre e, in particolare, con l’attuale riscaldamento climatico.
Cosa è una macchia solare?
Una macchia solare è una regione della superficie del Sole (la fotosfera) che è distinta dall’ambiente circostante per una temperatura minore ed una forte attività
Come cambia la polarità delle macchie solari?
Da ciclo a ciclo, la polarità delle macchie anteriori e posteriori (rispetto alla rotazione del Sole) cambia da nord/sud a sud/nord e viceversa. In genere le macchie solari appaiono a gruppi più o meno grandi. Una macchia solare può essere divisa in due parti: ombra, più scura e fredda; penombra, intermedia tra l’ombra e la superficie solare
Quali sono le macchie solari osservate da Galileo?
Macchie solari osservate da Galileo L’invenzione del telescopio ad opera di Galileo Galilei, nel 1610, segna l’inizio degli studi solari moderni con la scoperta delle macchie, che erano già state occasionalmente osservate fin dall’antichità; comunque non c’è dubbio che debba essere considerato Galileo il vero scopritore di questi fenomeni.