Sommario
Cosa succede ai rifiuti riciclabili?
La polvere di fosforo e il mercurio recuperato possono essere riutilizzati per produrre nuove lampade. Il vetro frantumato può essere utilizzato per rivestire forni o, se sufficientemente puro, per realizzare nuove lampade. Le basi in alluminio vengono fuse mentre altri metalli vengono riciclati.
Dove vanno a finire i rifiuti che produciamo?
I destini del rifiuto sono essenzialmente tre: il recupero di materia, il recupero di energia e lo smaltimento in discarica, e tre capitoli del libro sono dedicati a questi tre processi.
Quali sono le tipologie di discariche?
Innanzitutto partiamo col dire che esistono 3 tipologie di discariche: Discariche per rifiuti non pericolosi, i classici cioè che provengono dal cassonetto tradizionale; Discariche per rifiuti pericolosi, tra cui ceneri, scarti di inceneritori; Discariche per rifiuti speciali, cioè quelli impossibili da riciclare come, ad esempio la ceramica.
Quali sono le tipologie di rifiuti differenziabili?
La raccolta differenziata interessa quattro grandi tipologie di rifiuti: carta, vetro, alluminio/acciaio e plastica, oltre a quelle più limitate, come medicinali, pile, ecc. A questi si aggiunge, in alcuni comuni, l’ulteriore separazione tra l’organico (“umido”) e i rifiuti non differenziabili.
Qual è la vita di una discarica?
La vita di una discarica Secondo la Normativa Europea, una discarica non può essere usata per il rifiuto indifferenziato poiché il suo processo di decomposizione è fin troppo lungo e il rischio è che varie sostanze possano sopravvivere nel sottosuolo anche per oltre 1000 anni.
Quanto tempo dura la decomposizione di un rifiuto?
Il processo di decomposizione di un rifiuto può durare diverso tempo, anche 30 anni, e molto spesso vi si produce anche il percolato, una serie di liquami altamente inquinanti per il suolo e l’ambiente in generale. Ciò avviene in particolar modo quando non si effettua una corretta raccolta differenziata.