Cosa succede se fai una rapina?
Il reato di rapina deriva dal reato di furto. L’articolo 624 del codice civile che lo definisce recita “Chiunque s’impossessa della cosa mobile altrui, sottraendola a chi la detiene, al fine di trarne profitto per sé o per altri, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da euro 154 a euro 516″.
Cosa fare se si subisce una rapina?
Si consiglia quindi di:
- Non reagire, ma rallentare il più possibile l’azione del delinquente, mostrando di accettare le sue condizioni.
- Sforzarsi di non apparire impauriti e cercare comunque di comunicare con lui.
- Guardare il meno possibile il volto del rapinatore e cercare invece di memorizzare con attenzione:
Quando si ha la rapina propria?
La rapina propria, delineata dal comma 1, si ha quando la violenza o la minaccia precedono l’impossessamento del bene altrui e costituiscono il mezzo per ottenerlo.
Qual è il dolo della rapina impropria?
Mentre nella rapina propria è richiesto il dolo specifico costituito dalla volontà di procurare un ingiusto profitto, nella rapina impropria il dolo è doppiamente specifico, in quanto la volontà è diretta sia a procurarsi l’ingiusto profitto, sia ad usare la violenza o la minaccia al fine di assicurare a sé o al altri il possesso della
Qual è l’ingiusto profitto del delitto di rapina?
Nel delitto di rapina, l’ ingiusto profitto non deve necessariamente concretarsi in un’utilità materiale, potendo consistere anche in un vantaggio di natura morale o sentimentale che l’agente si riproponga di conseguire, sia pure in via mediata, dalla condotta di sottrazione ed impossessamento, con violenza o minaccia, della cosa mobile altrui.
Come si differenzia la rapina dal furto?
(2) La rapina si differenzia dal furto proprio in ragione dell’elemento della violenza o della minaccia alla persona, le quali però devono essere riconducibili all’impossessamento, diversamente infatti si considerano la violenza e la minaccia come fattispecie autonome di reato.