Sommario
Cosa succede se verso assegno senza data?
Se manca la data la conseguenza è la nullità dell’assegno che abbiamo ricevuto o consegnato. Ricordiamo che l’assegno bancario è un titolo di credito esecutivo che contiene l’ordine, rivolto ad una banca, di pagare al presentatore del titolo stesso la somma in esso indicata.
Quanto è valido un assegno senza data?
Per i sei mesi successivi (che decorrono, ad essere precisi, non dalla data di emissione dell’assegno ma da quella successiva prevista per il suo incasso – 8 o 15 giorni – o da quella del protesto se vi è stato) l’assegno conserva la validità di titolo esecutivo contro la persona che lo ha emesso.
Quale data mettere su assegno?
L’assegno deve riportare la data in cui è stato effettivamente emesso con indicazione di giorno, mese e anno. L’informazione è rilevante perché dalla data indicata sull’assegno decorre il termine utile perché chi lo riceve possa incassare il pagamento.
Che data mettere su assegno?
La data apposta dovrà sempre coincidere con quella di emissione. Eventuali accordi che portino all’emissione di postdatati danno origine all’emissione di un titolo che non può più essere considerato assegno, ma deve intendersi invece come una cambiale, e come tale sarà soggetta all’imposta di bollo vigente.
Quanto tempo ha validità un assegno circolare?
tre anni
L’assegno circolare può essere incassato entro tre anni dall’emissione. Dopo tre anni, e fino a dieci dall’emissione, il rimborso dell’assegno circolare può essere richiesto solo e soltanto dal soggetto che, a suo tempo, ne ha richiesto l’emissione.
Chi firma la girata per l’incasso?
Chi firma sul retro l’assegno non trasferibile? L’unica girata ammessa é quella dello stesso beneficiario: se il tuo debitore ti rilascia un assegno non trasferibile, devi apporre una tua firma sul retro, in modo da “girarlo” alla tua banca per l’incasso.