Sommario
Cosa vuol dire resistenza ai farmaci?
tolleranza è la riduzione della risposta a un farmaco, determinata dall’assunzione ripetuta di un farmaco che induce assuefazione. Il termine resistenza si riferisce alla capacità di alcuni microrganismi o cellule tumorali di resistere agli effetti di un farmaco solitamente efficace.
Quando il corpo non reagisce ai farmaci?
Talvolta, il termine farmacoresistenza viene utilizzato anche in altre situazioni nelle quali un paziente non risponde alla cura farmacologica somministratigli. Un esempio di questo tipo è dato dalla resistenza alla terapia con antidepressivi.
Come funziona la terapia biologica?
I farmaci biologici funzionano in modo analogo a quello delle proteine prodotte dal nostro corpo. Per esempio, i nostri anticorpi (che sono proteine) riconoscono le proteine estranee presenti in virus e batteri: si legano ad esse e ne bloccano l’attività, proteggendoci in questo modo dalle infezioni.
Quali sono gli effetti collaterali della terapia biologica?
Il paziente potrà manifestare degli effetti collaterali quali infiammazione, dolore, irritazione ed eruzione cutanea nel punto in cui è stata effettuata l’iniezione. Altri effetti che si possono manifestare sono: influenza, vertigini, nausea, affaticamento e mal di testa.
A cosa serve la chemio rossa?
L’epirubicina cloridrato (di seguito epirubicina) è un agente chemioterapico che si è dimostrato capace di indurre risposte utili in un ampio spettro di malattie neoplastiche tra cui: carcinoma della mammella; linfomi maligni; carcinoma gastrico; carcinoma del fegato, pancreas, sigma retto, carcinoma del distretto …
Che cos’è il pemfigo?
Il pemfigo volgare è una patologia autoimmune rara e grave, in cui vesciche di diverse dimensioni compaiono sulla cute, sulla mucosa della bocca e su altre membrane mucose. Il pemfigo volgare compare quando il sistema immunitario erroneamente attacca le proteine negli strati superiori della pelle.
Che cosa è la chemio biologica?
Sono farmaci a bersaglio, ossia farmaci intelligenti in grado di riconoscere selettivamente e colpire in modo specifico una proteina presente sulle cellule tumorali. In questo modo permettono di limitare al massimo gli effetti collaterali della chemioterapia classica.
Quanto dura la terapia biologica?
La terapia è somministrata per via endovenosa ogni 2 o 3 settimane; generalmente si effettua in regime ambulatoriale. Ogni infusione può avere una durata variabile (da 90 minuti a 30 minuti). Il trattamento è in genere ben tollerato.
Quanto dura la chemio rossa?
Solitamente si tratta di terapia endovenosa della durata circa sei mesi. Se la malattia è localmente avanzata e non risulta operabile, oppure se la chemioterapia è il trattamento d’elezione prima della chirurgia, per consentire l’operabilità si parla di chemioterapia neoadiuvante.