Cosa vuol dire scrivere in corsivo?
In tipografia il corsivo, detto anche aldino (dall’ideatore Aldo Manuzio), è uno stile di carattere contraddistinto da una leggera inclinazione delle lettere verso destra. Nasce per imitazione della scrittura a mano. In francese è chiamato italique, in inglese italic, mentre in tedesco è reso col termine Kursivschrift.
Quando si usa l italico?
Anche il corsivo – detto talvolta italico perché fu disegnato dal tipografo Aldo Manuzio – serve per dare risalto alle parole, ma in modo più discreto del neretto.
Quando si usa il sottolineato?
Quando si utilizza? Lo si può utilizzare per far evidenziare subito al lettore le parti di un paragrafo o le parole che hanno maggior significato e un valore più forte rispetto al resto.
Qual è il corsivo per le citazioni?
Il corsivo per le citazioni. Le citazioni di altre opere, poste sia a inizio capitolo o a inizio libro sia in mezzo ai brani, vengono scritte in corsivo per far capire al lettore l’estraneità di quelle frasi o parole rispetto al resto. È anche questo un modo per rendere più evidente un passo del libro, ma con una funzione diversa.
Come si usa il corsivo?
Il corsivo si può applicare a parole, frasi o interi paragrafi di un testo per ottenere diversi effetti e per scopi differenti. Il corsivo si usa per: scrivere i titoli delle opere di ingegno (libri, film, canzoni, poesie, opere d’arte, trasmissioni radiofoniche e televisive, festival…) scrivere i titoli degli articoli di giornale
Come si usa il corsivo in narrativa?
Il corsivo dà enfasi a una parola, la sottolinea, punta l’attenzione del lettore su quel termine. Non si usa il grassetto in narrativa per evidenziare una parola, ma il corsivo, più elegante e raffinato. Il lettore percepisce una diversità nella frase, perché la parola in corsivo si nota, spicca sulla pagina in mezzo alle altre.