Sommario
Cosa vuol dire vecchia zitella?
[zi-tèl-la] s.f. Donna matura nubile: rimanere z.; in senso scherz. o spreg., donna dal carattere acido e irritabile: sei una vecchia zitella!
Come si dice zitella al maschile?
Sostantivo
singolare | plurale | |
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maschile | zitello | zitelli |
femminile | zitella | zitelle |
Perché si dice zitella?
Oltre che dal germanico zitze il termine zitella deriva dall’anglosassone tite, titte che significa mammella e fanciulla. Odiernamente, si dice “vecchia zitella” proprio per accentuare il carattere dispregiativo del termine e per indicare il fatto che la donna nubile ha un’età senile datata.
Quale il contrario di nubile?
‖ celibe. ↔ coniugata, maritata, sposata. s. f. [donna nubile] ≈ signorina, (spreg.) zitella, [spesso per una precisa scelta] single.
Chi è la zitella?
zitella /tsi’tɛl:a/ o /dzi’tɛl:a/ s. f. [da zitello]. – 1. [donna che non ha ancora contratto matrimonio, spesso un po’ avanti negli anni: è ancora z.] ≈ nubile, ragazza, signorina, single, (ant.)
Qual è il contrario di zitella?
↔ coniugata, maritata, signora, sposata. 2. (estens.) [donna dal comportamento scontroso e insopportabile] ≈ ‖ arpia, bisbetica, isterica, strega.
Come si dice zitella in italiano?
La prima forma regolare fu dunque zittella, con due t, oggi meno usata, anche se corretta. Tuttavia troviamo sin dal Medio Evo, anche in grandi autori, il termine con una t sola.
Come si dice zitella in friulano?
Trovate 24 parole. | ||
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zitella | vèdra (Solandro) | Trentino Alto Adige |
zitella | vedrane | Friuli Venezia Giulia |
zitella | zetèlla (Napoli) | Campania |
zitella | zitèla | Trentino Alto Adige |
Chi sono le zitelle?
Zitella è un termine ormai in disuso, sta ad indicare una donna matura nubile. La zitella di un tempo non si può paragonare ad una donna single di oggi, era una donna che non sposandosi restava sola, senza uomo, e senza una indipendenza economica, quasi un peso per se stessa.
Come vivono le zitelle?
Le zitelle sono associate a tratti specifici in molte regioni del mondo; sono spesso descritti come depressi, che vivono in situazioni oppressive o insolitamente religiosi. Riflettendo questo, il termine “zitella” venne associato specificamente alle donne anziane non sposate verso la metà del 1600.