Sommario
Dove ci sono più temporali?
I punti più “fulminati” sulla Terra Si tratta dell’estremità meridionale del lago Maracaibo, una baia salmastra nel nord-ovest del Venezuela. Questa zona ha una densità di frequenza di 232,52 fulmini per chilometro quadrato all’anno.
Cosa può colpire un fulmine?
Danni al cervello e al sistema nervoso centrale. Disturbi della vista e dell’udito e altre lesioni agli occhi e alle orecchie. Aumento della pressione sanguigna (spesso per mesi) Bruciature nel punto di entrata e di uscita del fulmine (possono essere quasi impercettibili o inesistenti)
Dove sono più frequenti i fulmini?
Classifica elettrizzante. Dei 500 luoghi più esposti ben 283 sono in Africa, con Camerun e Nigeria tra i primi, mentre in America Latina, dopo Maracaibo, primeggia la Colombia con un’area (Caceres) dove ogni anno cadono circa 172 fulmini per chilometro quadrato e altre quattro che superano i 100 l’anno.
Quanti fulmini cadono in un giorno?
Grazie all’ausilio di una particolare strumentazione e ad un complesso e continuativo lavoro d’equipe, gli scienziati del European Geosciences Union, riunitisi recentemente a Vienna, hanno calcolato che sulla Terra avvengono mediamente ogni giorno circa 800 temporali, ma con punte anche fino a 2000 in periodi …
Come evitare che un fulmine entri in casa?
Durante un temporale, se sei dentro casa, è buona norma:
- scollegare dispositivi elettronici e elettrodomestici dalle prese,
- mantenersi lontani dalle pareti (specie quelle comunicanti con l’esterno),
- evitare di sostare in prossimità di caminetti e stufe (anche se spenti),
- evitare di fare la doccia o il bagno.
Dove non ripararsi dai fulmini?
La montagna è il posto peggiore dove farsi sorprendere dai fulmini perché ad alta quota si è più esposti. Bisogna evitare di ripararsi sotto un albero o in un bosco: gli alberi infatti attirano le scariche. Se poi l’albero è isolato, il rischio di essere colpiti è ancora maggiore.
Come si crea un tuono?
Alla violenta e rapidissima espansione dell’aria nella quale avviene la scarica elettrica del fulmine. Quest’ultimo altro non è che una serie di scintille che scoccano tra la base della nube caricata negativamente e il suolo (o un’altra nube) caricato positivamente.