Sommario
Dove nacque la filologia?
La filologia vuole ricostruire l’ultima volontà dell’autore attraverso un metodo scientifico della edizione critica, ma la disciplina nasce ad Alessandria di Egitto, nel “Museo” (un’università) con frammenti scritti di Omero; i primi filologi vogliono ricostruire il testo originale del poeta.
Chi inventò la filologia?
Petrarca può essere considerato uno dei padri della filologia, infatti fu uno dei primi a recarsi in una biblioteca a cercare antichi codici e a riportare in vita antiche opere.
Come nacque la filologia?
amanuensiC’è poi tutto il medioevo: nei monasteri si copiavano sui “codici” i testi degli antichi papiri che andavano deteriorandosi. I monaci amanuensi copiavano e a volte cambiavano il testo, lo correggevano, non sempre in meglio. Fu durante l’umanesimo che l’amore per il mondo classico fece sviluppare la filologia.
Che cosa si propongono i filologi umanisti con il compito di disseppellire i padri?
Gli intellettuali della generazione umanista si propongono, in effetti, un compito epocale: «disseppellire i padri , cioè gli autori antichi, riportandone alla luce i testi originali, smarriti, lacunosamente tramandati o trascritti con approssimazione dai copisti medievali.
Chi è il primo filologo?
Lorenzo Valla
Lorenzo Valla, primo filologo propriamente detto della storia, evidenzia alcune incongruenze, che ritardano necessariamente la periodizzazione della Donazione: nel testo latino, infatti, comparivano numerosi elementi anacronistici, come parole provenienti dalle lingue germaniche o termini ben più tardi (la parola feudo …
Chi fu il primo filologo?
Tra i filologi più famosi che operarono presso la Biblioteca sono da ricordare Zenodoto (prima metà del III secolo a.C.), che fu il primo Bibliotecario, il poeta Callimaco (circa 310 – 240 a.C.), il poeta Apollonio Rodio (circa 295 – circa 215 a.C.), lo scienziato Eratostene di Cirene (276/272 – 196/192 a.C.), che fu …
In che cosa consiste la filologia?
«Scienza e disciplina intesa a indagare una cultura e una civiltà letteraria, antica o moderna, attraverso lo studio dei testi letterari e dei documenti di lingua, ricostituendoli nella loro forma originale e individuandone gli aspetti e i caratteri linguistici e culturali.»
Che cosa si intende per metodo filologico?
Nella critica delle arti figurative, metodo f., metodo che tende alla comprensione delle opere d’arte (o all’attribuzione di queste) e degli artisti attraverso la ricerca, l’esame, l’interpretazione di notizie storiche, testi e documenti. Avv.
Cosa fa una filologa?
Il filologo indaga come il testo ha viaggiato nel tempo, investiga le alterazioni o evoluzioni che il testo ha subìto nel suo viaggio spazio-temporale. Il nostro scopo è ricostruire degli oggetti, diciamo, le forme materiali che il testo ha assunto nella storia.
Che cosa fa un filologo?
Attività del filologo Il filologo studia i testi nella loro evoluzione storica, ricercandone modifiche e cambiamenti.
Chi diede inizio alla filologia moderna?
Wolf. Il maestro del Wolf, il Heyne, aveva già dissolto il vago concetto di humaniora e aveva posto l’esigenza di una scienza dell’antichità; ma chi questa esigenza fece valere e tradusse in effetto, determinando il corso della filologia moderna, fu il Wolf, e dietro il Wolf, A.
Cosa si intende con filologia?
filologia In ogni ricerca, l’interpretazione di fatti (o di personaggi ecc.) basata sull’esame di testi, documenti o su notizie storiche.