Dove si coltiva il basilico in Italia?
Grazie a queste proprietà curative, distanti dall’impiego alimentare, il basilico è stato introdotto dai Romani nel Mediterraneo e, a partire dal XIX secolo, la coltivazione si sviluppa nell’area agricola di Genova.
Dove vive il basilico?
Generalità Il basilico è una delle piante aromatiche più coltivate in Italia; in effetti si tratta di una piccola pianta erbacea, originaria dell’Asia, che giunse in Europa secoli orsono, e viene coltivata sia in Europa, sia in Asia, da moltissimo tempo.
In che periodo nasce il basilico?
Il basilico è una pianta annuale, quindi germoglia a primavera, durante i mesi più caldi è rigogliosa, mentre tende ad appassire piano piano, da ottobre/novembre fino al mese di febbraio.
Dove cresce il basilico?
Il basilico è nativo e cresce selvatico nell’Asia tropicale e in India. Si diffuse dal Medio Oriente in Antica Grecia e in Italia dai tempi di Alessandro Magno, intorno al 350 a.C.. Solo dal XVI secolo iniziò a essere coltivato anche in Inghilterra e, con le prime spedizioni migratorie, nelle Americhe.
Dove è meglio piantare il basilico?
Il basilico preferisce un suolo fresco e ben drenato, in una situazione riparata dal vento e che sia il più possibile esposta al sole. Richiede di buone quantità d’acqua praticamente ogni giorno.
Dove tenere il basilico in casa?
La piantina va posta in un punto della casa molto esposto alla luce, non diretta, avrà bisogno di luce 6-10 ore al giorno. Il terriccio deve essere sempre umido ma senza ristagni, quindi va annaffiata 1 volta al giorno ma in maniera molto moderata.
Quanto dura il basilico in vaso?
Ciononostante, non sembra una pianta adatta all’orto invernale, anzi: il senso comune vuole che una pianta di basilico viva sei mesi, un anno al massimo.
Perché si chiama Vasinicola?
Il dialetto napoletano, come si diceva, chiama ancora oggi la pianta aromatica con un appellativo che deriva direttamente dal latino: più precisamente da “basilius”, il quale a sua volta riecheggia il greco “basileios”, ovvero “re”.