In che casi si prende la disoccupazione?
La Naspi viene riconosciuta, a domanda, ai lavoratori dipendenti che hanno perduto involontariamente il posto di lavoro. In caso, quindi, di licenziamento, di scadenza contratto a termine, di dimissioni per giusta causa, ma anche alla neo mamma che si dimette nel periodo di tutela.
Quando spetta la disoccupazione se mi licenzio?
Per avere diritto alla NASPI la perdita del posto di lavoro deve essere involontaria. Pertanto, la Naspi non spetta in caso di dimissioni volontarie né in caso di risoluzione consensuale del rapporto di lavoro. Chi lascia liberamente il posto di lavoro non ha diritto all’indennità di disoccupazione.
Qual è la durata dell’indennità di disoccupazione?
La durata dell’indennità di disoccupazione è legata alla storia contributiva del lavoratore e, in ogni caso, non può superare i due anni. La durata massima è stabilita pari alla metà delle settimane coperte da contribuzione nei quattro anni precedenti il giorno di perdita del lavoro.
Qual è la causa della perdita dello Stato di disoccupazione?
Perdita dello stato di disoccupazione per mancata accettazione di un nuovo lavoro. Un’altra causa che può portare alla perdita del riconoscimento dello stato di disoccupazione e di conseguenza dell’indennità, è la mancata accettazione, da parte del disoccupato, di un nuovo lavoro offertogli, senza un giustificato motivo.
Quali sono i requisiti necessari per presentare domanda di disoccupazione?
Oltre la perdita di lavoro, altri requisiti necessari per poter presentare domanda, sono: stato di disoccupazione; avere versato nei quattro anni precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione almeno tredici settimane di contributi; aver maturato almeno trenta giornate di lavoro effettivo nei dodici mesi che precedono l’inizio del
Quando scatta l’assegno di disoccupazione?
L’assegno di disoccupazione scatta tutte le volte in cui il licenziamento avviene per una causa contraria alla volontà del lavoratore. Tutte le volte in cui si perde il posto di lavoro e ciò avviene per cause estranee alla volontà del lavoratore, quest’ultimo ha diritto alla disoccupazione erogata dall’Inps.