Sommario
In che periodo si pianta il rafano?
primavera
La semina del rafano assomiglia a quella delle patate: si interrano pezzi di radice a una decina di centimetri di profondità. Il periodo più indicato per piantarlo nell’orto è la primavera, di solito si pianta tra marzo e aprile. Moltiplicare le piante.
Dove si coltiva il rafano in Italia?
Rafano: caratteristiche botaniche E’ oggi diffusa in tutta Europa, pur essendo originaria dell’Europa orientale. In Italia, come già accennato, esistono delle coltivazioni specifiche in Basilicata e in Trentino Alto-Adige, dove può crescere anche spontaneamente.
Quando trapiantare il cren?
la pianta del cren è veramente rustica – leggio pure l’articolo che trovi nel link – quindi vedrai che riuscirai a farla ariivare ai due anni e ancora di più. Per trapiantarla dal vaso alla piana terra ti suggerisco di aspettare la stagione autunnale, ottobre-novembre.
Come è fatto il rafano?
Radici. La pianta di rafano possiede radici molto grandi, carnose e fittonanti, irregolarmente cilindriche e completamente bianche all’interno. Inoltre, il suo sapore è fortemente piccante e la radice si consuma esclusivamente come aromatizzante in cucina, elaborato in salsa, oppure a scopo curativo.
Come si grattugia il rafano?
Lavate bene e sbucciate con un coltello o con un pelapatate le radici di rafano. Grattuggiate la radice a mano con una grattugia da formaggio, o tagliatela a pezzetti e mettetela in un frullatore o in un mixer.
Che sapore ha il rafano?
Abbiamo visto che il rafano viene ampliamente coltivato per la radice: si tratta di una radice fittonante, dal colore biancastro-giallo, polposa ed allungata. Il rafano presenta un sapore acre, pungente, paragonabile a quello della senape; le radici vengono raccolte a fine estate-inizio autunno.
Dove cresce il cren?
E’ una pianta erbacea e perenne, di cui si consuma la radice per fini culinari. E’ oggi diffusa in tutta Europa, pur essendo originaria dell’Europa orientale. In Italia, come già accennato, esistono delle coltivazioni specifiche in Basilicata e in Trentino Alto-Adige, dove può crescere anche spontaneamente.