Sommario
- 1 In che senso gli enzimi hanno un funzionamento come chiave e serratura?
- 2 Perché sono importanti i coenzimi come nelle reazioni enzimatiche?
- 3 Come la temperatura influenza gli enzimi?
- 4 Cosa catalizzano gli enzimi?
- 5 A cosa servono i cofattori?
- 6 Come funziona la catalisi?
- 7 Quali enzimi sono utilizzati per i fini industriali?
- 8 Quali sono gli enzimi cineticamente perfetti?
In che senso gli enzimi hanno un funzionamento come chiave e serratura?
Il primo modello a essere stato messo a punto per spiegare la specificità degli enzimi è quello suggerito da Hermann Emil Fischer nel 1894, secondo il quale l’enzima e il substrato possiedono una forma esattamente complementare che ne permette un incastro perfetto. Tale modello è spesso definito come chiave-serratura.
Perché sono importanti i coenzimi come nelle reazioni enzimatiche?
Poiché queste parti non proteiche sono intimamente coinvolte nelle reazioni globali, esse vengono definite coenzimi. I coenzimi sono quindi sostanze di natura non proteica la cui presenza è essenziale affinché gli enzimi possano esplicare la loro azione catalitica.
Come Avviene l interazione tra un enzima e il suo substrato?
Enzima e substrato interagiscono mediante interazioni chimiche deboli (legami ionici, legami idrogeno, interazioni idrofobiche, forze di van Der Waals). L’energia di legame di queste interazioni serve ad abbassare l’energia di attivazione della reazione chimica.
Come la temperatura influenza gli enzimi?
La temperatura può influenzare un enzima in due modi: il primo è una diretta influenza sulla velocità della reazione mentre il secondo consiste nella denaturazione dello stesso ad elevate temperature.
Cosa catalizzano gli enzimi?
Gli enzimi sono proteine prodotte nelle cellule vegetali e animali, che agiscono come catalizzatori accelerando le reazioni biologiche senza venire modificati. Ogni enzima ha un ruolo specifico: quello che scinde i grassi, per esempio, non agisce sulle proteine o sui carboidrati.
Cosa fa un coenzima?
Un coenzima è definito come molecola organica che lega ai siti attivi di determinati enzimi per assistere nella catalisi di una reazione. Più specificamente, i coenzimi possono funzionare come portafili intermedi degli elettroni durante queste reazioni o essere trasferiti fra gli enzimi come gruppi funzionali.
A cosa servono i cofattori?
Le reazioni a cui partecipano i cofattori consistono solitamente nel trasferimento di qualche specie chimica (come un elettrone, un protone, un gruppo fosfato). Il cofattore è spesso utilizzato come accettore temporaneo di questi gruppi.
Come funziona la catalisi?
La marmitta catalitica vede il convertitore posizionato tra i collettori di scarico e il primo silenziatore. Quando i gas che escono dalla camera di scoppio confluiscono nel convertitore e attraversano i suoi molteplici interstizi, i metalli che ricoprono le pareti danno il via a reazioni che li trasformano.
Come possono agire gli enzimi?
In molti organismi anche i prodotti degli enzimi possono agire come una sorta di inibitori, attraverso un meccanismo di feedback negativo. Se un enzima produce troppo prodotto, esso può infatti agire come inibitore dell’enzima stesso, riducendo o bloccando la produzione di ulteriore prodotto.
Quali enzimi sono utilizzati per i fini industriali?
Alcuni enzimi sono utilizzati per fini industriali. La sintesi chimica di numerosi farmaci, ad esempio, è portata a termine attraverso l’utilizzo di enzimi. Anche diversi prodotti di uso domestico fanno ampio uso di enzimi. Diversi detersivi contengono enzimi per velocizzare la degradazione delle proteine e dei lipidi che compongono le macchie.
Quali sono gli enzimi cineticamente perfetti?
Enzimi che presentano una tale proprietà sono detti enzimi cataliticamente perfetti o cineticamente perfetti. Esempi di enzimi di questo tipo sono la trioso fosfato isomerasi , l’ anidrasi carbonica , l’ acetilcolinesterasi , la catalasi , la fumarasi , la beta lattamasi e la superossido dismutasi .
Quali enzimi sono provvisti del sito attivo?
Alcuni enzimi sono provvisti, oltre che del sito attivo, anche di cosiddetti siti allosterici, che funzionano come degli interruttori, potendo bloccare o attivare l’enzima. Quando una molecola particolare fa infatti da substrato per questi siti, la struttura dell’enzima viene completamente modificata, al punto che esso può non funzionare più.