Sommario
- 1 Per cosa viene usata la radioattività?
- 2 Quali sono alcune delle applicazioni della radioattività?
- 3 Cosa possono causare le radiazioni?
- 4 Cosa significa che una cosa è radioattiva?
- 5 Come è stato scoperto il fenomeno della radioattività spontanea?
- 6 Qual è la velocità di una trasformazione radioattiva?
- 7 Quali sono le radiazioni ionizzanti e il cancro?
- 8 Quali sono i tumori indotti da radiazioni ionizzanti?
Per cosa viene usata la radioattività?
Tra le più note applicazioni della radioattività sono quelle mediche, che formano l’oggetto della radiologia. Con l’ausilio di sostanze marcate è possibile investigare il metabolismo di sostanze alimentari, farmaci, ecc. Lo studio dei fenomeni chimici indotti dalle radiazioni forma l’oggetto della radiochimica.
Quali sono alcune delle applicazioni della radioattività?
Le più significative riguardano la medicina, la produzione di energia, la ricerca scientifica e tecnologica, l’industria in senso lato, l’agricoltura e l’industria alimentare, la geologia e la prospezione mineraria, le applicazioni ambientali e l’archeologia.
Cosa succede con le radiazioni?
Dosi elevate di radiazioni ionizzanti possono provocare malattie acute riducendo la produzione di cellule ematiche e danneggiando il tratto digerente. Dosi molto elevate di radiazioni ionizzanti possono anche compromettere il cuore e i vasi sanguigni (apparato cardiovascolare), il cervello e la cute.
Che vuol dire radioattività?
La radioattività è il fenomeno per cui alcuni nuclei instabili si trasformano spontaneamente in altri, emettendo particelle.
Cosa possono causare le radiazioni?
Le radiazioni ionizzanti possono danneggiare il DNA delle cellule e alterare l’ambiente che le circonda. Da queste trasformazioni può prendere il via il processo che porta allo sviluppo di un tumore. Le radiazioni ionizzanti sono un fattore di rischio riconosciuto per l’insorgenza del cancro.
Cosa significa che una cosa è radioattiva?
In generale con il concetto di radioattività si includono tutti quei processi fisici che portano al decadimento dei nuclei atomici instabili, che si trasformano in nuclei di elementi diversi. Questi processi sono accompagnati dall’emissione di radiazioni ionizzanti.
Quali sono le applicazioni della radioattività?
Praticamente tutti i campi della scienza e della tecnica fanno uso di isotopi radioattivi per studiare ed eventualmente modificare le strutture, il comportamento di moltissime sostanze, di cellule, di tessuti e di organismi viventi. Tra le più note applicazioni della radioattività sono quelle mediche, che formano l’oggetto della radiologia.
Quali sono le unità di misura della radioattività?
Unità di misura della radioattività. Nel Sistema Internazionale la radioattività (o meglio l’attività di un radionuclide) si misura in becquerel (Bq), unità di misura che ha sostituito il Curie e che prende il nome in onore del fisico francese Henri Becquerel. Il becquerel corrisponde all’attività di un radionuclide che ha un decadimento al
Come è stato scoperto il fenomeno della radioattività spontanea?
Il fenomeno della radioattività spontanea o naturale è stato scoperto nel 1896 da H. Becquerel che ha osservato che un sale di uranio, pur avvolto in una carta opaca, emetteva radiazioni capaci di impressionare una lastra fotografica posta nelle sue vicinanze. Il progresso più importante è legato agli studi dei coniugi Curie.
Qual è la velocità di una trasformazione radioattiva?
Costante di decadimento radioattivo. La velocità di una trasformazione radioattiva, o attività A di una sorgente, è uguale al prodotto del numero N di atomi radioattivi della stessa specie presenti nella sorgente per la costante di decadimento di quella specie λ, cioè: A = N · λ
L’effetto delle radiazioni nucleari su materiale non vivente è dovuto sostanzialmente a due cause: la ionizzazione e conseguente rottura dei legami chimici e la trasmutazione di alcuni nuclei in altri elementi.
Cosa significa essere radioattiva?
Cosa s’intende per radiazione?
Con il termine radiazione si intende il fenomeno fisico del trasporto di energia attraverso lo spazio che può avvenire con modalità molto differenti, per esempio tramite onde elettromagnetiche (descrivibili anche come fotoni, particelle che viaggiano alla velocità della luce e che non hanno massa e carica elettrica); …
Quali sono le radiazioni ionizzanti e il cancro?
Radiazioni ionizzanti e cancro. Le radiazioni ionizzanti possono danneggiare il DNA delle cellule e alterare l’ambiente che le circonda. Da queste trasformazioni può prendere il via il processo che porta allo sviluppo del tumore. Le radiazioni ionizzanti sono un fattore di rischio riconosciuto per l’insorgenza del cancro.
Quali sono i tumori indotti da radiazioni ionizzanti?
per la maggior parte dei tumori indotti da radiazioni ionizzanti, le probabilità di ammalarsi sono maggiori se si è esposti da bambini e diminuiscono al crescere dell’età. Anche l’esposizione nella vita fetale comporta un rischio più alto rispetto agli adulti; i tumori associati all’esposizione a radiazioni impiegano anni per svilupparsi.
Qual è l’entità dell’inquinamento radioattivo?
L’entità dell’inquinamento radioattivo causata dal ciclo del combustibile nucleare – specie negli Stati Uniti, nell’Unione Sovietica e in Gran Bretagna – è stata rivelata solo di recente, essendo l’attività in tal senso coperta da segreto negli anni della Guerra fredda.