Per quale motivo venne utilizzato il termine subprime per indicare la crisi finanziaria scoppiata alla fine del 2006 negli Stati Uniti?
Prende il nome dai cosiddetti subprime, prestiti ad alto rischio finanziario erogati dagli istituti di credito in favore di clienti a forte rischio debitorio (insolvenza), considerati da molti analisti come fenomeni di eccessiva speculazione finanziaria.
Come si è risolta la crisi del 2008?
La risposta più immediata alla crisi fu il massiccio intervento degli Stati e delle banche centrali che tagliarono i tassi d’interesse e immisero liquidità nel sistema economico per incentivare gli investimenti e far riprendere l’economia.
Cosa causa una crisi finanziaria?
La diffusione di informazioni, che inducono gli investitori a rivedere le loro aspettative sugli andamenti futuri dell’economia, provoca la fine della bolla speculativa, con il conseguente crollo dei valori delle attività finanziarie.
Che cosa significa subprime?
I mutui subprime sono finanziamenti erogati a una fascia di clientela ad alto rischio di insolvenza. Sono prestiti presenti perlopiù nell’offerta di istituti bancari statunitensi. I mutui subprime prendono il nome dalla clientela a cui vengono concessi.
Cos’è la cartolarizzazione di un mutuo?
Con il termine cartolarizzazione si fa riferimento ad una tecnica utilizzata in ambito finanziario. In sintesi si tratta di una vendita di crediti da una banca a una società. Le condizioni contrattuali relative ai mutui che la banca aveva precedentemente stipulato con il mutuatario non cambiano.
Cosa incide sulla crisi del welfare?
La crisi del Welfare State deriva naturalmente da una pluralità di fattori. L’indebolimento dell’industria tradizionale e l’espansione dell’alta tecnologia trasformano l’economia ed il mercato del lavoro; mentre disgregano le classi medie, dilatano la povertà che colpisce soprattutto disoccupati, pensionati e giovani.
Quali sono le cause della crisi economica del 2007?
La crisi finanziaria iniziata nel 2007 è stata principalmente dovuta alla politica monetaria eccessivamente accomodante della Federal Reserve statunitense (Fed) durante gli anni 2000 nell’ambito del mandato d’Alan Greenspan e innovazioni finanziarie scarsamente controllate.