Sommario
Perché è importante giocare per i bambini?
Non solo, il gioco stimola la memoria, il linguaggio, l’attenzione, la concentrazione, favorisce lo sviluppo di schemi percettivi e la capacità di confrontarsi e relazionarsi; ne consegue che una scarsa attività ludica può comportare nel bambino gravi carenze dal punto di vista cognitivo.
Perché i bambini giocano?
I bambini, infatti, attraverso il gioco mettono alla prova e affinano le loro capacità motorie e sensoriali, scoprono il mondo che li circonda e creano connessioni con esso. Insomma, giocare è un’attività importantissima che i genitori non dovrebbero in nessun modo ostacolare ma, al contrario, incentivare.
Perché è giusto che un bambino passi del tempo a giocare?
Giocare, infatti, permette ai bimbi di esprimere la loro creatività, l’immaginazione e di cimentarsi in nuove conquiste, alimentando l’autostima (e vincendo così ansie e paure).
Cosa fa il gioco?
Il gioco è utile per lo sviluppo psicologico e sostiene lo sviluppo delle strutture e delle funzioni cerebrali ancora in accrescimento; favorisce lo sviluppo cognitivo e socioemotivo del bambino, la regolazione emotiva e riduce lo stress.
Quando i bambini giocano?
Come gioca il bambino da 12 a 24 mesi Inizia a trattare i giochi in modo più “adeguato”, utilizzandoli per un fine, ad esempio cullando un pupazzetto. Dai 12 mesi inizia il gioco imitativo: i bambini imitano le azioni che vedono compiere intorno a loro (cullare, dar da mangiare, guidare la macchina,).
Come giocano i bambini di 4 anni?
Corre, salta su un piede, usa le forbici per fare lavoretti, conosce tutti i colori e ha il suo preferito. Le fatidiche tappe dello sviluppo scandiscono la crescita dei bambini: ne battono il tempo, rappresentano dei traguardi da raggiungere per poi raggiungerne degli altri.
Come indurre il bambino a parlare?
Il modo più efficace per stimolare il linguaggio dei bambini è giocare. Qualsiasi gioco o attività proponete è importante dare enfasi a linguaggio utilizzando toni di voce diversi e una mimica molto variabile. Utilizzate frasi semplici fino ai quattro anni e mezzo e più complesse dai 5 anni in su.
Cosa fare con bambino che non ascolta?
Fissate delle priorità Chiedetevi cosa volete che davvero ascolti: «Non potete passare tutto il tempo a dare ordini e fare i gendarmi. Fissate dunque i paletti su cui essere intransigenti e per il resto mettete la relazione con vostro figlio al primo posto. Essere solo impositivi non costruisce la relazione».