Sommario
Perché i Romani volevano espandersi?
Nel 396 a.C. i Romani riescono a conquistare la città etrusca di Veio, che da tempo contendeva il controllo del Tevere. Con questo ebbe inizio l’espansione romana. Fu la ricerca di nuove zone coltivabili a indurre numerose tribù di celti nella pianura Padana.
Quali città volevano conquistare i Romani?
Fino al 266 a.C. Roma e Cartagine erano alleate, Cartagine era una città potente sul mare, Roma era una città potente sulla terra. Roma vuole conquistare la Sicilia perché è molto ricca, ma nella Sicilia occidentale ci sono molte colonie (città) cartaginesi e fra le due città scoppia la guerra.
Quali erano le ragioni di malcontento all’interno della società romana?
Il rapporto politico di sudditanza nei confronti dei cittadini romani e l’obbligo al pagamento dei tributi e degli oneri sono i fattori all’origine delle continue ribellioni delle popolazioni italiche.
Chi riscuoteva le tasse nell’antica Roma?
Abbiamo detto che chi riscuoteva le tasse nell’antica Roma erano i pubblicani. Ma non è sempre stato così: durante l’impero, infatti, la riscossione delle tasse venne affidata a funzionari imperiali, come i censori, i questori e i procuratori.
Quali popoli italiani conquistarono i Romani?
Roma procedette poi a sottomettere anche i territori celti a nord degli Appennini grazie alla conquista della Gallia Cisalpina (225-200 a.C.), per poi assoggettare le limitrofe popolazioni di Veneti (a nord-est) e Liguri (a nord-ovest), fino a raggiungere la base delle Alpi.
Perché i sanniti si scontrarono con i Romani?
La prima guerra sannitica Roma scese in campo perché tanto i Romani quanto i Sanniti erano interessati al controllo della Campania, regione fertile e ricca. La prima delle tre guerre sannitiche fu breve e si concluse con la rinuncia dei Sanniti alla Campania.
Come era fatta la società romana?
La società romana si fondava sulle gens, ossia gruppi di famiglie legate da rapporti di parentela e organizzate per amministrare il potere politico. A capo di ogni gens si trovava un Pater Familias, un capofamiglia maschio che rappresentava la propria gens e deteneva il potere sui beni e sui famigliari.