Perché il computer si chiama così?
Computer viene infatti da computare, calcolare nell’italiano moderno, e questo nome ha indicato per diversi secoli gli uomini esperti nel far di conto. La parola inglese è stata utilizzata per la prima volta nel ‘600, e ha assunto il significato attuale solo a partire dal secondo dopoguerra.
Come si chiama in italiano il computer?
Un computer (pronuncia italiana: /komˈpjuter/, kɔm-, -ˈpu-, -tɛr), in italiano anche noto come elaboratore o calcolatore, è una macchina automatizzata programmabile in grado di eseguire sia complessi calcoli matematici (calcolatore) sia altri tipi di elaborazioni dati (elaboratore).
Dove è nato il computer?
Il primo computer Turing-completo basato sul sistema numerico binario e totalmente programmabile fu lo Z3, costruito in Germania da componenti riciclati di telefonia dal già citato Konrad Zuse, che lo realizzò praticamente da solo, nel 1941.
Qual è il significato del termine computer?
Il termine computer è il nome d’agente del verbo inglese to compute, derivato il francese computer. L’etimo latino è composto da com = cum (insieme) e putare (tagliare, rendere netto – da cui l’odierno potare) e significa propriamente: «confrontare (o comparare) per trarre la somma netta».
Qual è la struttura del computer attuale?
La struttura logica del computer attuale può ricondursi alla presenza di almeno cinque elementi fondamentali o sottosistemi: 1 Unità centrale di elaborazione (UCE o CPU, acronimo di Central Processing Unit ); 2 Memoria; 3 Schede elettroniche di espansione; 4 Dispositivi di input/output; 5 Canale di comunicazione dei dati (o Bus).
Cosa si riferisce al computer?
Ci si riferisce comunemente al computer come ad un dispositivo elettronico e digitale, programmabile a scopo generico, costruito secondo il modello teorico-computazionale della cosiddetta macchina di Turing e la cosiddetta architettura di von Neumann, anche se oggi tuttavia il termine assume il significato più generico di sistema elettronico
Qual è il computer più evoluto?
Il computer è la versione più evoluta di una serie di strumenti di calcolo inventati sin dall’antichità: l’abaco, la macchina di Anticitera, i bastoncini di Nepero.