Sommario
Perché la CO2 spegne il fuoco?
Quando l’estintore a CO2 viene azionato, l’anidride carbonica contenuta al suo interno viene rilasciata sotto forma di neve carbonica o ghiaccio secco, abbassando notevolmente la quantità di ossigeno presente nell’aria e impedendo quindi al fuoco di alimentarsi.
Perché la fiamma della candela si spegne?
Composizione dell’aria L’ossigeno è necessario per tutti i processi di combustione, sia per la fiamma di una candela che per bruciare le sostanze nutrienti a livello cellulare. Quando tutto l’ossigeno presente nel vaso capovolto viene consumato, la fiamma non può più restare accesa e si spegne.
Quali sono i prodotti della combustione di una candela?
Nelle regioni blu, che sono quelle più calde, l’idrogeno si separa dal combustibile e brucia producendo vapore acqueo. La parte gialla, più luminosa è costituita dalle rimanenti particelle di carbonio che si ossidano formando anidride carbonica.
Cosa spegne il CO2?
L’estintore a CO2 è adatto per spegnimento di fuochi di classe B e C; essendo un gas inerte e dielettrico (di natura isolante), la normativa di prevenzione incendi ne prescrive l’installazione in prossimità dei quadri elettrici.
Come agisce l’estintore a CO2?
All’interno del serbatoio si trova l’anidride carbonica, compressa in uno stato liquido: una volta premuta la leva, viene aspirata aria dall’interno e il liquido che ne fuoriesce diviene una semplice neve carbonica in grado di domare l’incendio; si trasforma infine in giacchio secco.
Quando la candela si spegne?
La fiamma della candela si spegne se viene a mancare l’ossigeno necessario alla combustione. Questo può dipendere da diverse cause, ad esempio: la candela viene coperta, ci sono forti correnti intorno, la cera ricopre lo stoppino.
Come fa a bruciare la candela?
Al momento dell’accensione di una candela, la fiamma che si genera sullo stoppino produce calore sufficiente a fondere la parte superficiale della cera, che rappresenta il vero combustibile della candela. La cera liquefatta sale lungo lo stoppino e si vaporizza, continuando ad alimentare la fiamma.
Cosa comporta la combustione?
La combustione è una reazione chimica che comporta l’ ossidazione di un combustibile da parte di un comburente (che in genere è rappresentato dall’ ossigeno presente nell’ aria), con sviluppo di calore e radiazioni elettromagnetiche, tra cui spesso anche radiazioni luminose.
Come avviene la combustione del carbonio?
La combustione del carbonio (C) avviene chimicamente, alla temperatura di circa 480-500°C, 1 mole di carbonio si combina con 2 moli di ossigeno dando origine ad un gas neutro detto anidride carbonica (CO2) e, in questa reazione esotermica, si sviluppano 96,8 Kcal. Nel caso non ci sia sufficiente ossigeno nella combustione, o non si sia
Come avviene la combustione degli idrocarburi?
In altri termini, la combustione è un’ossidoriduzione esotermica, in quanto un composto si ossida mentre un altro si riduce (ad esempio nel caso della combustione degli idrocarburi, il carbonio si ossida mentre l’ossigeno si riduce), con rilascio di energia e formazione di nuovi composti (generalmente anidride carbonica e acqua).
Cosa provocano le emissioni di CO2?
Le emissioni di CO2 (produzione di anidride carbonica) in eccesso sono una conseguenza dell’attività industriale tipica dei paesi sviluppati: per produrre energia le industrie ricorrono alla combustione dei combustibili fossili (carbone, petrolio). Tenere un freezer in attività significa generare 40 gr di CO2 all’ora.
Come funziona l’estintore a CO2?