Sommario
Perché le città ioniche si ribellano ai Persiani?
Infatti, nel 499 a.C., quando in Persia regnava Dario, le città della confederazione ionica, per motivi sia economici sia politici, si ribellarono ai loro dominatori sotto a guida tiranno di Mileto, Aristagora; esse ottennero dalla madrepatria scarsi aiuti, inviati da Atene e da Eretria (una città dell’isola Eubea).
Per quale motivo alle Termopili fu solo un piccolo contingente spartano a battersi con i Persiani?
Fino a quando si poteva evitare l’avanzata persiana in Grecia non sussistevano motivi per ingaggiare una battaglia e si sarebbe potuti rimanere sulla difensiva; inoltre, ostacolando due passaggi angusti (le Termopili e Capo Artemisio) veniva a essere ridotto lo svantaggio greco dell’inferiorità numerica.
Perché i Persiani attaccarono i greci?
La campagna aveva tre finalità principali: sottomettere le isole Cicladi, punire le poleis di Nasso, Atene ed Eretria per l’ostilità dimostrata contro l’impero e annettere la Grecia tutta.
Quali ragioni spinsero Mileto e altre città greche d’Asia Minore a ribellarsi ai Persiani?
Si aspettava di essere cacciato dalla sua posizione da Artaferne. In un disperato tentativo di salvare se stesso, Aristagora scelse di spingere i suoi sudditi, i Milesi, a ribellarsi contro la Persia, iniziando così la rivolta ionica. Nell’autunno del 499 a.C. Aristagora si riunì con i suoi uomini di fiducia a Mileto.
Quando la Lidia perse la sua autonomia politica?
Intorno al 550 a.C., all’inizio del suo regno, Creso finanziò la costruzione del tempio di Artemide a Efeso, che divenne una delle Sette meraviglie del mondo antico. Creso venne sconfitto in battaglia da Ciro II di Persia nel 546 a.C., per cui il regno lidio perdette la sua autonomia diventando una satrapia persiana.
Quale interesse economico dei Greci minacciano i Persiani?
Alla base dello scontro tra la Grecia e la Persia c’erano forti interessi economici e commerciali, relativi soprattutto al controllo dei traffici che passavano per il Mar Nero, ma non solo. I due contendenti avevano due diverse concezioni di dominio politico, che inevitabilmente si scontravano tra loro.