Sommario
Perché negli scacchi si segnano le mosse?
La necessità di scrivere le mosse nasce soprattutto nei tornei dove i 2 giocatori si possono successivamente rivedere la partita o anche in caso di dispute è tutto nero su bianco. La notazione è abbastanza semplice e intuitiva. Ogni scacchiera ha sulle righe le lettere (a-h) e sulle traverse i numeri (1-8)…
Come ci si arrende negli scacchi?
La partita è patta quando si raggiunge una posizione in cui nessuno dei due giocatori può dare scaccomatto all’avversario con una qualsiasi sequenza di mosse legali.
Dove sono nati gli scacchi?
Probabilmente nel 600 dopo Cristo, in India. Il primo accenno a questo gioco risale a quel periodo e si trova in un romanzo in sanscrito, il Vasavadatta. Poi il gioco passò in Persia e, verso il Mille, in Europa. Il termine scacco matto deriva dalla voce arabo-persiana sha mat, che vuol dire “il re è morto”.
Come si scrivono gli scacchi?
Nella notazione algebrica, ogni casa è identificata univocamente da una lettera da a ad h e da un numero da 1 ad 8: la lettera indica la colonna (la colonna a è, dal punto di vista del Bianco, la più a sinistra, la h quella più a destra) e il numero la traversa (dal basso verso l’alto, dal punto di vista del Bianco).
Come scrivere le partite di scacchi?
Impara come si identificano i pezzi.
- Re = R o ♔ o ♚
- Donna = D o ♕ o ♛
- Torre = T o ♖ o ♜
- Alfiere = A o ♗ o ♝
- Cavallo = C o ♘ o ♞
- Pedone = (nessuna lettera) – i pedoni sono indicati dal fatto che manca la lettera o, graficamente, cosi: ♙ o ♟
Chi può mangiare il re negli scacchi?
Il re può mangiare tutti i pezzi che gli sono adiacenti, purché la mossa non lo ponga sotto scacco; il pezzo catturato viene posto fuori dalla scacchiera ed il re si pone nella casella sulla quale si trovava il pezzo catturato.
Che cosa sono gli scacchi?
Gli scacchi (dal provenzale e catalano antico escac, che a sua volta discende dal persiano شاه shāh, “re”) sono un gioco di strategia che si svolge su una tavola quadrata detta scacchiera, formata da 64 caselle (o “case”) di due colori alternati, sulla quale ogni giocatore dispone di 16 pezzi (bianchi o neri; per traslato, “il Bianco” e “il
Come dura la fase d’apertura degli scacchi?
Solitamente la fase di apertura dura una ventina di mosse, anche se nei casi di aperture particolarmente approfondite dal punto di vista teorico si può arrivare a 30-35 mosse. Nella storia degli scacchi sono stati condotti lunghi e approfonditi studi sul gioco d’apertura, che hanno portato alla formazione di un bagaglio teorico notevole.
Come sono nati gli scacchi?
Gli scacchi sono anche uno sport riconosciuto dal Comitato Olimpico Internazionale; le maggiori competizioni ufficiali sono organizzate sotto l’egida della FIDE (la “Federazione Internazionale degli Scacchi”). Nati in India intorno al VI secolo, gli scacchi giunsero in Europa verso l’anno 1000, con ogni probabilità grazie alla mediazione degli
Quando giunsero gli scacchi in Europa?
Nati in India intorno al VI secolo, gli scacchi giunsero in Europa verso l’anno 1000, con ogni probabilità grazie alla mediazione degli Arabi; diffusisi nell’intero continente, raggiunsero una forma pressoché moderna nel XV secolo in Italia e in Spagna, mentre il regolamento odierno si consolidò nel XIX secolo.