Sommario
Perché non si può dire a me mi?
A ribadirlo è l’Accademia della Crusca che sottolinea come il termine “a me mi” non sia errato ma sia semplicemente una ridondanza. Perfino Alessandro Manzoni nel XVI capitolo de I Promessi Sposi utilizza questa formula: “A me mi par di sì”.
Perché non si può dire a me mi piace?
Proviamo ad approfondire. Ci troviamo dinanzi ai casi di pronomi personali ridondanti. A me mi piace (e lo stesso vale per: A te ti e simili) è una doppia espressione del pronome, prima nella forma tonica (a me) e poi in quella atona (mi). A Filippo non gli piace è una ridondanza in presenza di un nome precedente.
Perché non si può dire ma però?
IN CONCLUSIONE: Ma però si può dire sempre verbalmente, mentre nello scritto non va più bene perché solitamente si utilizza un linguaggio formale. Questa regola l’ho estrapolata dall’enciclopedia Treccani, e anche l’Accademia della Crusca sostiene lo stesso dicendo che è una forma “estranea alla cultura della scuola”.
Come è diventata la correzione grammaticale online?
La correzione grammaticale online è diventata uno strumento molto importante a cui sempre più persone fanno riferimento. La ricerca di un correttore ortografico online è dovuta dall’esigenza di controllare se le parole con le quali sono cresciuti esistono in modo concreto e non sono una creazione delle campagne di marketing.
Qual è il correttore grammaticale italiano?
Un correttore grammaticale italiano permette un’analisi completa di un testo, del tutto automatizzata e online. Questo ti permetterà di eliminare ogni errore dai tuoi testi, rendendoli più belli da leggere e da presentare.
Quali sono gli errori di grammatica più comuni?
Alcuni degli errori di grammatica più comuni sono discussi qua sotto: Errori di forma attiva/passiva. Molte persone pensano che qualunque frase con il verbo essere nella forma “è”, “era”, “erano” sia una frase espressa nella forma passiva, ma questo non è sempre vero.