Perché non si può essere processati due volte?
L’imputato non può essere processato due volte per lo stesso reato, tranne casi di revisione della condanna in senso favorevole al reo, e nel caso di anomalie giuridiche nelle quali un imputato venga processato due volte di seguito dallo stesso tribunale, per lo stesso reato e nello stesso grado di giudizio.
Quando una persona non è più processabile?
Nel codice di procedura penale italiano, all’art. 6491 viene stabilito che nessuno può essere processato più volte «per il medesimo fatto».
Quando il giudice decide con ordinanza?
Ad esempio, nel processo penale il giudice emette ordinanza nel caso in cui debba decidere sull’applicazione di una misura cautelare (carcere, arresti domiciliari, ecc.) ai danni dell’imputato [2]; sempre con ordinanza decide, in sede di udienza preliminare, sull’integrazione delle indagini [3].
Quando eccepire il ne bis in idem civile?
In due casi: quando sono stati esperiti tutti i mezzi di impugnazione (e, quindi, dopo la decisione della Cassazione); oppure quando sono decorsi i termini di impugnazione senza che le parti si siano attivate (30 giorni per l’appello, 60 per il ricorso in Cassazione).
Cosa si intende per ne bis in idem?
ne bis in idem (lat. «non due volte nel medesimo fatto»).
Che cosa si intende per ne bis in idem?
ne bis in idem (lat. «non due volte nel medesimo fatto»). – Massima che, nel suo sign.
Quando eccepire il ne bis in idem penale?
La preclusione del “ne bis in idem” opera solo allorché l’azione penale sia già stata esercitata nel diverso procedimento, pendente dinanzi alla stessa Autorità giudiziaria, in quanto solo in quel momento si consuma il potere dell’organo pubblico di accusa in relazione allo specifico fatto di reato, rendendo la …
Quanto tempo ci vuole per una sentenza della Cassazione?
la sentenza è stata notificata e allora il termine per il ricorso alla corte cassazione è di 60 giorni dalla data di ricezione della notifica.
Come si svolge un processo in Cassazione?
La Corte di Cassazione è il supremo organo di giurisdizione italiana e giudice di ultima istanza, con il compito di assicurare l’uniforme interpretazione e applicazione del diritto, il rispetto dei limiti delle diverse giurisdizioni, la regolazione dei conflitti di competenza e attribuzione tra i vari giudici.