Sommario
Perché si chiama Castor Oil?
L’olio di ricino è un olio vegetale ottenuto spremendo i semi della pianta di ricino (nome botanico Ricinus communis). Il nome comune anglosassone (castor oil) proviene probabilmente dal suo utilizzo come sostituto del castoreum (castoreo), una base aromatica prodotta dalle ghiandole perinee del castoro.
Cosa sono le ghiandole pilifere?
Le ghiandole sebacee sono microscopiche ghiandole, ovvero piccoli organuli esocrini, appartenenti all’apparato tegumentario; esse si trovano nella pelle e precisamente nel derma, unite al corpo di alcuni peli ad un’altezza di poco maggiore rispetto a quella del follicolo pilifero.
A cosa serve olio di castoro?
L’olio di ricino è un ingrediente naturale che trova impiego in cosmesi, in particolare per la cura e la bellezza di ciglia, capelli e unghie, ma anche per trattare problematiche della pelle. Ha sopratutto proprietà emollienti, protettive, lenitive e purificanti e ha azione schiarente sulle macchie cutanee.
Come si fa l’olio di castoro?
Come viene prodotto e come si presenta La produzione di questo interessante olio parte dai semi della pianta del ricino (ricinus communis) e si ottiene sia per pressatura che per estrazione. All’interno dell’inci cosmetico lo troviamo presente con il nome di “Ricinus communis / castor seed oil”.
Che cosa sono le ghiandole?
Breve ripasso di cos’è una Ghiandola In medicina, la parola “ghiandola” identifica un organo, un raggruppamento di cellule (tale, però, da non potersi definire organo) o una semplice singola cellula, avente la capacità di produrre una particolare sostanza, che in gergo tecnico prende il nome di secreto.
Qual è il tipo di ghiandole?
Nell’uomo questo tipo di ghiandole è rappresentato dalle sole cellule mucipare formate da una porzione ristretta detta stelo del calice ed una parte in cui si accumula il secreto detto teca. Il prodotto di secrezione è la mucina che a contatto con l’acqua diventa muco.
Quali sono le ghiandole endocrine?
ghiandole endocrine, che riversano i secreti nei liquidi interni del corpo; ghiandole esocrine, che riversano il secreto all’esterno del corpo o in cavità comunicanti con l’esterno.
Qual è l’unità funzionale della ghiandola?
L’unità funzionale, o parenchima, della ghiandola è rappresentato da un epitelio ghiandolare in associazione a una porzione connettivale (stroma) di sostegno e trofica, tale da ospitare e rendere possibile il transito di una rete sanguigna di nutrizione e delle terminazioni nervose.
Quali sono le tipologie di ghiandole esocrine?
ghiandole esocrine, che riversano il secreto all’esterno del corpo o in cavità comunicanti con l’esterno. Tutte e due queste tipologie di ghiandole sono accomunate dall’origine: ambedue derivano da un epitelio di rivestimento che, invaginandosi, si approfonda nel connettivo sottostante.